OSSERVATORIO
Aldo Lo Schiavo
(XXV, p. 716)
Ordinamento degli osservatori in Italia. − Gli o. astronomici, astrofisici e vesuviano sono stati riordinati con d.P.R. 10 marzo 1982 n. 163, che li definisce [...] e da un altro rappresentante del suddetto ministero. Il Consiglio coordina lo sviluppo della ricerca astronomica e astrofisica con particolare riferimento ai progetti d'interesse nazionale e internazionale, formula proposte in ordine all'istituzione ...
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Astrofisico e divulgatore scientifico italiano (Desio, Milano 1944 - Madrid 2017). Considerato uno dei più autorevoli astrofisici italiani, laureato in Fisica a Milano con G. Occhialini, si è occupato [...] aver assunto tale carica. Dal 2011 al 2015 è stato presidente dell'INAF, l'Istituto nazionale di astrofisica. Ha partecipato attivamente alla progettazione e costruzione di numerosi satelliti scientifici ed è conosciuto a livello internazionale per ...
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Astronomo (Bischofteinitz, Boemia, 1781 - Vienna 1840), professore e direttore degli osservatorî di Cracovia (1807), di Kazan´ (1810), di Buda (1816), di Vienna (1819); gli si debbono varî strumenti astrofisici. [...] Pubblicò diversi trattati teorico-pratici di astronomia e un'opera divulgativa: Die Wunder des Himmels (1834-36). n Il nipote Otto (Vienna 1842 - ivi 1864) realizzò uno spettroscopio autocollimatore, ...
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Sigla di Istituto nazionale per l'astrofisica, ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, con sede centrale a Roma, istituito nel 1999 e regolamentato nel 2001. In esso sono confluiti [...] gli Osservatori astronomici e astrofisici del MURST (ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica) di Arcetri (Firenze), Bologna, Brera (Milano), Capodimonte (Napoli), Carloforte (Cagliari), Catania, Collurania (Teramo), Padova ...
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Astronomo statunitense (Chicago 1868 - Pasadena 1938), direttore dell'osservatorio Kenwood (1890-96), poi (1896-1905) dell'osservatorio Yerkes (Chicago); fondatore e direttore dell'osservatorio di Mount [...] telescopio di 200 pollici del M. Palomar (1948), intitolato al suo nome (telescopio H.). A Pasadena (California) fondò il Norm an Bridge physical laboratory, centro per studî astrofisici, e l'Astrophysical Journal, il più importante periodico di ...
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Astrofisico inglese (n. York 1942). Direttore dell'Istituto di astrofisica di Cambridge dal 1977 al 1982 e poi nuovamente dal 1987 al 1991, è master del Trinity College di Cambridge (dal 2004), dove insegna [...] i processi di formazione delle galassie e l'emissione di onde gravitazionali da parte di varî tipi di sistemi astrofisici. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: New perspectives in astrophysical cosmology (1995, nuova ed. 2000); Before the beginning ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] di radiazioni γ. Al SAS-2 seguì il satellite europeo COS-B (da 50 MeV a 5 GeV), in cui la comunità astrofisica italiana ha avuto un ruolo di grande rilievo. In aggiunta alle sorgenti note precedentemente, il COS-B ha fornito una mappa dettagliata ...
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Astrofisico statunitense di origine indiana, nato a Lahore (India) il 19 ottobre 1910. È stato insignito (1983) del premio Nobel per la fisica, insieme a W. Fowler, per i suoi numerosi contributi teorici [...] 'ambito dei suoi studi sull'evoluzione stellare ha determinato l'esistenza di quello che oggi viene comunemente chiamato dagli astrofisici ''limite di Chandrasekhar''. Tale limite, espresso in termini di massa solare, è pari a 1.44. Per una stella ...
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L'ampiezza della materia trattata dall'astrofisica - fisica solare, radioastronomia, fisica delle nebulose, fisica dei pianeti, fisica delle atmosfere stellari, ecc. - impone oggi allo studioso una stretta [...] di certi oggetti celesti, la velocità di recessione delle galassie.
Un'altra notevole, recente scoperta, sempre dovuta all'astrofisico americano Baade, è quella dell'esistenza di due diversi tipi, I e II, di popolazioni stellari, presenti nella ...
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Fase primordiale di espansione accelerata dell’Universo ipotizzata per spiegarne l’alto grado di omogeneità.
La teoria dell’i., formulata nel 1981 dal fisico statunitense A.H. Guth (n. 1947), si propone [...] necessaria per rendere conto dell’alto grado di omogeneità e isotropia dell’Universo attuale. I dati astrofisici di interesse cosmologico riguardano principalmente le velocità di recessione delle galassie, dedotte dallo spostamento verso lunghezze ...
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astrofisica
astrofìṡica s. f. [comp. di astro- e fisica]. – Settore dell’astronomia che studia la costituzione fisica e la composizione chimica dei corpi celesti, mediante la misura della quantità (fotometria) e della qualità (spettroscopia)...
astrofisico
astrofìṡico agg. e s. m. [der. di astrofisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Inerente all’astrofisica: osservatorio astrofisico. 2. s. m. (f. -a, non com.) Chi si occupa di astrofisica.