Astrofisico inglese (n. York 1942). Direttore dell'Istituto di astrofisica di Cambridge dal 1977 al 1982 e poi nuovamente dal 1987 al 1991, è master del Trinity College di Cambridge (dal 2004), dove insegna [...] i processi di formazione delle galassie e l'emissione di onde gravitazionali da parte di varî tipi di sistemi astrofisici. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: New perspectives in astrophysical cosmology (1995, nuova ed. 2000); Before the beginning ...
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La chimica oggi
Salvatore Califano
Il singolare sviluppo della chimica organica, che ha caratterizzato la crescita industriale delle società avanzate nel 20° sec., è stato reso possibile dal concomitante [...] di distanza dalla Terra. Altre importanti nubi oscure sono presenti nella costellazione della Croce del Sud e del Cigno. Gli astrofisici hanno stimato che la massa totale di molecole esistente nella sola Via Lattea è circa un milione di volte più ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] di radiazioni γ. Al SAS-2 seguì il satellite europeo COS-B (da 50 MeV a 5 GeV), in cui la comunità astrofisica italiana ha avuto un ruolo di grande rilievo. In aggiunta alle sorgenti note precedentemente, il COS-B ha fornito una mappa dettagliata ...
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dinamo
dìnamo [Abbrev. di (macchina) dinamo(elettrica)] [FTC] [EMG] Macchina elettrica rotante, a induzione e a collettore, per convertire energia meccanica in energia elettrica a corrente continua, [...] terrestre: III 541 d. ◆ [FPL] Equazione della d. stazionaria e magnetoidrodinamica: v. plasmi astrofisici: IV 528 b. ◆ [FPL] Numero di d.: v. plasmi astrofisici: IV 529 c. ◆ [ASF] [GFS] Teoria della d.: teoria dinamica sull'origine del campo ...
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relativistico
relativistìco [agg. (pl. -ci) Der. di relatività] [LSF] Di principio, risultati, teoria, ecc. che siano fondati sui principi della relatività: interpretazione r. di un fenomeno, ecc. Il [...] con velocità non molto minori di quella della luce nel vuoto, situazione che si ha per vari plasmi astrofisici: v. fluidodinamica relativistica. ◆ [MCF] Fluido r.: v. oltre: Fluidodinamica relativistica. ◆ [RGR] Massa r.: la massa, dipendente dalle ...
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VAN VLECK, John Hasbrouck
Fisico teorico, nato a Middletown il 13 marzo 1899. Professore di fisica nell'università del Minnesota nel 1927, da cui in seguito si è trasferito a quella del Wisconsin e alla [...] le righe di assorbimento di alcune molecole, che erano state da lui previste teoricamente, sono state trovate da astrofisici negli spazi interstellari. Per il complesso dei suoi studi sulle proprietà magnetiche della materia gli è stato assegnato il ...
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stazione
stazióne [Der. del lat. statio -onis "fermata", da stare "stare fermo"] [ASF] [GFS] (a) Generic., qualunque punto (propr., punto di s.) in cui ci si ferma e si piazzano nel modo dovuto gli strumenti [...] e sufficientemente estesa per accogliere gli strumenti di misurazione. (c) Estensiv., piccolo manufatto che ospita strumenti astrofisici e geofisici, di norma non previsto per alloggiare personale, altro che transitoriamente e in piccolissimo numero ...
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Astrofisico statunitense di origine indiana, nato a Lahore (India) il 19 ottobre 1910. È stato insignito (1983) del premio Nobel per la fisica, insieme a W. Fowler, per i suoi numerosi contributi teorici [...] 'ambito dei suoi studi sull'evoluzione stellare ha determinato l'esistenza di quello che oggi viene comunemente chiamato dagli astrofisici ''limite di Chandrasekhar''. Tale limite, espresso in termini di massa solare, è pari a 1.44. Per una stella ...
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(V, p. 89; App. II, i, p. 293; III, i, p. 164; IV, i, p. 182; v. anche astronomia, in questa Appendice)
Già dagli anni Quaranta del sec. 20° l'imponente e continuo sviluppo dell'a., accanto a quello, pur [...] , X e gamma: v. astronomia, in questa Appendice) la separazione tra gli aspetti propriamente astronomici e quelli propriamente astrofisici, quali si erano venuti configurando nel tempo, non era sempre facile e comunque per vari versi non appariva ...
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SOLE E PIANETI
Guglielmo Righini
Claudio Chiuderi
Robert W. Noyes
Roman Smoluchowski
Sole, di Guglielmo Righini
La struttura interna del Sole, di Claudio Chiuderi
Attività solare, di Robert W. Noyes
Origini [...] intero ciclo in ventidue anni.
Da molto tempo ormai si è compreso che è impossibile che i campi magnetici nei corpi astrofisici delle dimensioni del Sole decadano in un periodo di appena undici anni, per essere poi sostituiti da nuovi campi di segno ...
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astrofisica
astrofìṡica s. f. [comp. di astro- e fisica]. – Settore dell’astronomia che studia la costituzione fisica e la composizione chimica dei corpi celesti, mediante la misura della quantità (fotometria) e della qualità (spettroscopia)...
astrofisico
astrofìṡico agg. e s. m. [der. di astrofisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Inerente all’astrofisica: osservatorio astrofisico. 2. s. m. (f. -a, non com.) Chi si occupa di astrofisica.