Scrittore e poeta ucraino (1898-1937); i suoi versi, in russo (Stichi "Versi", 1917) e in ucraino, sono caratterizzati dalla tendenza all'astrattismo e a un intimo lirismo. Dopo aver subito l'influsso [...] dei simbolisti, passò al futurismo. In prosa ha scritto il romanzo Grobovišče ("Il cimitero", 1928) e alcuni racconti per ragazzi ...
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Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] e sperimentò tecniche diverse, dal dripping all'uso di stracci impregnati di colore, dallo stampaggio agli inserti materici. Le sue opere, strutturate negli anni Settanta in elementi geometrici ritmicamente ...
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Pittore e scrittore statunitense (Berkeley, California, 1922 - New York 2005). Studiò alla Art students' league di New York. Le sue prime opere risentono dell'espressionismo astratto. Sviluppò in seguito [...] la prospettiva, lo scorcio, l'introduzione di figure, gli elementi non figurativi, rivelano le matrici complesse (dal surrealismo all'astrattismo) del suo stile. Nel 2005 pubblicò Sole witness, una raccolta di poesie, e VagaBondage, libro di memorie. ...
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Scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa - Beaconsfield 1797); dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito whig (Thoughts [...] in France scritte (1790) sotto l'impressione dei moti francesi, in difesa della tradizione storica contro il presunto astrattismo "antistorico" dei rivoluzionarî: di fronte alla Francia, "funestata" dall'assassinio dei sovrani, sta - nel quadro di B ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] lo scopo di riprodurre la realtà – anche se poi, nel corso del tempo, subiranno una serie di modificazioni sino all’astrattismo e all’antinaturalismo –, in letteratura la questione è posta diversamente, in quanto la parola è di per sé un’astrazione ...
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De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] allievi che attestano la sua visione laica della storia, il suo impegno progressista, un rigoroso rifiuto di ogni astrattismo nonché un esplicito avvicinamento al metodo hegeliano e allo studio delle maggiori letterature europee. Nel 1848 partecipò ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] del racconto ha ancora un senso che non sia puramente commerciale, ma non si riduce nemmeno più a una ricerca astratta di prototipi.
Nel Novecento un ruolo sempre più importante viene svolto dalla critica, che arriverà a condizionare in una misura ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, [...] in cui inserì elementi figurativi. Dopo avere dipinto (1940-43) per un mercante algerino alcuni nudi accademici, P. tornò all'astrattismo con alcune opere che definì sur-irrealiste (Je ne veux plus peindre, Tu ne le vendras jamais, Quel est le titre ...
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Pittore e scrittore portoghese (São Tomé 1893 - Lisbona 1970), noto anche come Almada-Negreiros. Iniziò come grafico partecipando alla prima esposizione del Grupo de Humoristas Portugueses (1911); nel [...] affreschi per le stazioni marittime (1940-48). L'attenzione per le soluzioni del cubismo, del futurismo e dell'orfismo portò la sua ricerca alla semplificazione geometrizzante delle forme fino a giungere, intorno al 1957, al limite dell'astrattismo. ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] . Lochhead (1926-2006), R. Bloore (n. 1925), D. Morton (1926-2004), A. Mckay (1926-2000), T. Godwin (n. 1933). A un astrattismo geometrico tendeva il gruppo dei Plasticiens (1955) con R. de Repentigny (1926-1959), L. Belzile (n. 1929), J.P. Jérome (n ...
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astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....
astrattista
s. m. e f. e agg. [der. di astratto] (pl. m. -i). – Seguace o fautore dell’astrattismo in arte: un a. famoso; gli a. americani; un pittore, uno scultore a.; correnti a.; il movimento a. del Blaue Reiter.