Lino Miccichè
Cinema
Ieri, oggi e domani: stagioni mutevoli del cinema italiano
Verso il cinema italiano del nuovo millennio
di Lino Miccichè
18 aprile
La giuria della 53a edizione del Festival del Cinema [...] ; Maresco partono dal degrado di una Palermo postatomica e ne ricollocano le forme della rovina in un universo astratto, quasi metafisico, pur se abitato da una corporalità ostentatamente sguaiata e spesso deforme, circondata da detriti simbolici e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] Vico ci dice e quel che non ci dice, in Id., Terze pagine sparse, 1° vol., 1955, p. 71): non l’Io dell’astratto soggetto conoscente, né il Dio della trascendenza teologica, non una facoltà che guarda a un mondo fuori di essa o un’entità superiore al ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] colore attraverso l’uso di speciali filtri. Le opere di Laposky tenevano conto di tutto il trascorso artistico dell’astrattismo e dell’informale per riformularlo in virtù di un nuovo mezzo espressivo, rappresentato dal tubo catodico. Su questa stessa ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] a stare, per il cinema, sotto il principio della funzione-guida dell'immagine. Di qui la sopravvalutazione del cinema astratto (cioè di un aspetto marginale, anche tecnicamente, del fenomeno che si vuole comprendere e che continuerà poi, in modo ...
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Vedi GEOMETRICA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GEOMETRICA, Arte
E. Homann-Wedeking
In senso tecnico s'intende per arte g. soltanto l'arte greca dal X all'VIII sec. compreso. In questo articolo è però [...] , che ne segnò però evidentemente una fase finale.
Una sola variazione, sinora non nominata, cioè la trasformazione dell'astrattismo geometrico in una decorazione organica vegetale, sarebbe stata atta a creare un mondo formale nuovo e un nuovo stile ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] ’uomo opera caso per caso e d’istante in istante, attuando la sua volontà di ogni istante e non già quel concetto astratto, che si dice disegno» (p. 51). Già queste riduzioni a uno di tutti i dualismi della tradizione escludevano ogni connotazione di ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] ) di una democrazia libera e non tirannica.
Il tema organicistico
Se il bersaglio di Tocqueville e dei suoi seguaci è l'astratta volontà popolare - che in realtà oscilla tra l'asservimento e l'onnipotenza massificante - per altri il bersaglio è l ...
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Gentile maestro della ‘nuova Italia’: Gramsci, Togliatti, Gobetti
Alberto Burgio
Per comprendere il fascino che Gentile esercita durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra su molti [...] in «un passo indietro», in «una riforma “reazionaria”» della dialettica (nella sua controriforma) poiché ha soltanto «reso più astratto Hegel», «taglia[ndone] via la parte più realistica, più storicistica» (p. 1317). Mentre nel sistema hegeliano «si ...
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MORANDI, Giorgio
Flavio Fergonzi
MORANDI, Giorgio. – Nacque a Bologna il 20 luglio 1890 da Andrea, titolare di una ditta di commercio, e da Maria Maccaferri.
Il padre (1858-1909), rimasto orfano a tre [...] stacchi di colore, rosso o turchino.
I paesaggi degli anni Trenta portano alla massima radicalizzazione il processo di visione astratta: i tagli compositivi si fanno molto arditi e le poche presenze (alberi e case, mai esseri viventi) si riducono ...
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Arte e paesaggio
Adriana Polveroni
All’inizio del 21° sec., lo scenario che si era prospettato nei decenni precedenti attraverso le varie declinazioni dell’incontro tra arte e paesaggio è cambiato radicalmente. [...] al paesaggio, la natura è sempre stata uno degli argomenti privilegiati dell’arte. Oggi, dopo la lunga stagione dell’astrattismo, a parte qualche eccezione di ritorno alla pittura di paesaggio, sia pure concettualmente rivisitata, come è nel caso ...
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astrattismo
s. m. [der. di astratto]. – Tendenza all’astratto. In partic., indirizzo dell’arte moderna in cui confluiscono varie correnti sorte in Europa nei primi decennî del Novecento (soprattutto per opera di V. Kandinskij, P. Klee, H....
astrattista
s. m. e f. e agg. [der. di astratto] (pl. m. -i). – Seguace o fautore dell’astrattismo in arte: un a. famoso; gli a. americani; un pittore, uno scultore a.; correnti a.; il movimento a. del Blaue Reiter.