Cuòco, Vincenzo. - Storico e uomo politico (Civita Campomarano 1770 - Napoli 1823). Fondatore del Giornale italiano (1804), a Napoli ricoprì importanti cariche sia durante il regno di G. Murat sia dopo [...] di fronte al giacobinismo dei rivoluzionari si traduce in una critica totale e nel rifiuto del razionalismo illuministico, tacciato di astrattezza. A principi e leggi validi per tutti i tempi e tutti i luoghi, il C. contrappone l'esigenza di far ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] vi è coazione, e il rispetto della norma è rimesso alla coscienza. In Italia l'opera di P., che ebbe risonanza a partire dalla seconda metà del sec. 18º, fu criticata da G. B. Vico, che vi trovava mancanza di senso storico e astrattezza dogmatica. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Piero Gobetti
Paolo Bagnoli
Nella storia italiana il pensiero di Piero Gobetti, ispiratore dell’antifascismo di matrice liberale, segna uno snodo politico, culturale e civile fondamentale per comprendere [...] sospeso le pubblicazioni nel febbraio 1920, prendendo le distanze dal ‘problemismo’ di Salvemini – il quale, contro ogni astrattezza del pensiero, proponeva un metodo di riduzione a problemi concreti, da analizzare in ogni loro parte –, Gobetti segue ...
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LOMBARDI, Riccardo
Vittorio Vidotto
(App. III, II, p. 227)
Uomo politico italiano, morto a Roma il 18 settembre 1984. Dal 1948 fu ininterrottamente deputato per il Partito socialista italiano. Al congresso [...] in campo economico e urbanistico. Si diffusero in questo periodo, dentro e fuori il partito, ripetute accuse di astrattezza alle posizioni di L., colpevoli di sottovalutare i ristretti margini in cui operava il PSI e le insufficienti forze ...
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CARAFA, Ferrante
Gaspare De Caro
Primogenito di Federico, marchese di San Lucido e conte d'Archi, e di Giovanni Gallerano, nacque a Napoli nel 1509. Com'era l'uso nell'aristocrazia napoletana, la sua [...] letterario, l'arroganza dei consigli ai potenti, i progetti di grandi imprese militari, proprio per la loro astrattezza e irresponsabilità politica, non sono tanto il segno di una impossibile ambizione di rivincita, quanto la patetica rivendicazione ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Primogenito dei sei figli di Alvise del procuratore Nicolò e di Chiara Nani di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Stae il 14 genn. 1718. La figura [...] mostrò di apprezzare quel cauto riformismo e soprattutto lo spirito che ne era alla base, il quale non risentiva dell'astrattezza e della uniforme rigidità che rendevano, per un veneziano, quasi rivoluzionaria l'azione dei principi illuminati. Poi, l ...
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SALINGUERRA TORELLI
GGian Maria Varanini
Secondo di questo nome, figlio di Torello di Salinguerra I, nacque forse attorno al 1170, da una famiglia di rango capitaneale di origine bolognese, già in rapporto [...] ). Nel complesso, la sua politica è a lungo molto più 'ferrarese' che imperiale o filoimperiale; e prova l'astrattezza e il formalismo giuridico delle distinzioni fra 'regime comunale' e 'regime signorile' nel Duecento italiano, quando vi sia una ...
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La rilevanza costituzionale dei Patti Lateranensi tra ordinamento fascista e Carta repubblicana
Francesco Margiotta Broglio
La questione della cosiddetta ‘costituzionalizzazione’ del Trattato e del [...] essere la base di un successivo «lavoro di revisione» che consentisse di riportare le disposizioni «sullo stesso piano di astrattezza, di generalità, cioè di valore normativo»18.
Sotto il profilo che qui interessa lo schema Perticone si limitava a ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] i suoi convincimenti. È plausibile infatti che proprio la categoria di "rivoluzione passiva" del Cuoco - che accusava di astrattezza politica i giacobini meridionali, incapaci di catturare il consenso popolare, e denunciava la totale dipendenza delle ...
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BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] in realtà, entro la quale il "sistema civile" esistente avrebbe potuto approssimarsi "ad una perfetta prosperità".
Malgrado l'astrattezza giuridica e scolastica di molte sue pagine, malgrado la presenza di non poca retorica classicistica, i due libri ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...