BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] . In altri termini il Vignola emiclea un "modulo" e lo pone a fondamento di un sistema che, pur nella sua astrattezza, ebbe una enorme efficacia.
Nella "dedica ai lettori" contenuta nella Regola il Vignola annunzia il suo trattato prospettico, che fu ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] ", uniche garanti "della generosa restituzione alla santa proprietà de' suoi intieri diritti" (pp. 458 s.); ma rifiutava l'astrattezza dottrinaria del Fabbroni e la sua richiesta, in nome dei diritti della proprietà e delle "naturali" leggi dell ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] "dissoluzione medievale dello stato" nella coscienza della molteplicità dei motivi da identificare al di fuori di ogni schematismo e astrattezza. È in ogni modo segno della consolidata potenza "signorile" di B., quale che fosse la sua posizioné sul ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] del Redentore. Più che fra i maestri quattrocenteschi, l'ispirazione sembra attinta in epoche remote - eppure l'arcaica astrattezza del risultato è carica di tensioni inaudite: magnifico approdo d'un percorso in cui ardore e inventiva, oltre che ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] di impaginazione e della disposizione compositiva viene negato e travolto dalla concitazione dei moti e dei sentimenti, dall'astrattezza del disegno e della definizione plastica, dalla violenza dell'accordo cromatico, il cui precedente può essere ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] l'8 genn. 1866, Bologna 1866) anche se i tentativi che intraprese in tal senso peccavano, come sempre, di eccessiva astrattezza. Coerentemente con la convinzione espressa nei lavori sulla flogosi secondo la quale ogni patologia è in definitiva, all ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] e temporali" (sono le parole con cui si chiude il trattato). E ancora una volta bisogna riconoscere, malgrado l'astrattezza e la fragilità dell'argomentare, la chiara visione e la validità della soluzione pratica: soluzione di equilibrio e di ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...