BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] del secolo furono riprese dal dialettologo romanista J.-L. Gillièron in Francia.
Il B. fu partecipe della reazione all'astrattezza neogrammatica e fin dai primi studi sperimentò la possibilità di una più minuta adesione allo svolgersi concreto dei ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] del pensiero del C.: ai critici più attenti non è sfuggito come Locke venga usato come correttivo dell'astrattezza logico-metafisica dell'attualismo gentiliano da cui il C. aveva preso le mosse. Di Locke infatti egli valorizza soprattutto ...
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DEL LUNGO, Isidoro
Lucia Strappini
Nacque il 20 dic. 1841 a Montevarchi (prov. Arezzo) da Angelo e Clotilde Del Nobolo. Il padre, medico condotto, aveva tradotto in volgare toscano gli otto libri dei [...] , di riedizione e restaurazione dei testi antichi, senza la quale ogni operazione critico-estetica sarebbe risultata segnata dalla astrattezza o dall'"idealismo", come si imputava allora alla precedente scuola romantica. L'analisi, dunque, accurata e ...
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FUBINI, Renzo
Domenico Da Empoli
Nacque a Milano il 30 sett. 1904 da Riccardo e Bice Colombo. Frequentò la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino, ove conobbe e seguì Luigi Einaudi, con [...] F.: "A me pare essenziale che l'imposta generale sia intesa quanto più oggettivamente è possibile". E ciò per l'astrattezza di questo concetto, che non potrebbe essere di alcuna utilità.
Di poco successivo è un secondo articolo, Contributo allo ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] bolognese, distinta per la scarsa propensione a notazioni diffusamente naturalistiche e d'ambiente, fin arcaizzante nell'astrattezza dei paesaggi spogli e rocciosi, eppure capace di improvvisi sorprendenti inserti realistici, come nella famosa scena ...
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PONTI, Giovanni
Fulvio Irace
PONTI, Giovanni (Gio). – Nacque a Milano il 18 novembre 1891 da Enrico e da Giovanna Rigone, in una famiglia molto rappresentativa della borghesia imprenditoriale lombarda.
A [...] : si trattava cioè non di un problema estetico, ma di un processo di revisione del moderno, la cui eccessiva astrattezza cominciava a denunciare i limiti dello schematismo. La casa per le vacanze postulava un’informale libertà di comportamenti, che l ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] la massima prova del B. sul piano dell'oggettività narrativa - cede qua e là al compiacimento del giuoco o all'astrattezza del simbolo; lo sfondo, gli scenari, invece, misti di paesaggi e architetture, e ispirati alla memoria visiva di Roma, sono ...
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MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] e le velleità di un Gesamtkunstwerk all'italiana).
La levigatezza metrica del libretto di Isora insieme con l'astrattezza delle situazioni drammatiche delineate ben si sposavano con l'edonismo orchestrale del M., che orientò la composizione verso ...
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MANCA DELL'ARCA, Andrea
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Sassari l'8 luglio 1707 dai nobili Carlo Manca Martinez e Cecilia Dell'Arca (non nel 1716, come ritenne la storiografia ottocentesca e prevalentemente [...] piante selvatiche) nell'alimentazione, nella farmacopea e nella vita quotidiana.
Con qualche ragione il M. poteva quindi dolersi dell'astrattezza dell'autorevole e paludato Rifiorimento, ma ciò che in realtà più lo irritava non era che il "reverendo ...
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CESARINI SFORZA, Widar
Giovanni Tarello
Nacque a Forlì il 5 sett. 1886 dal conte Lotano e Maria Vescovini. Dopo gli studi classici si addottorò, a Bologna, in giurisprudenza ed in filosofia. Nei primi [...] ordinamenti giuridici ed il diritto sportivo (in Il Foro italiano, LVIII [1933], 1, coll. 1381-1400); Oggettività e astrattezza nell'esperienza giuridica (in Rivista ital. per le scienze giuridiche, IX [1934], pp. 93-143); Risarcimento e sanzione ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...