INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] da Gian Battista Zelotti e dal Parmigianino, è forse la sua pittura sacra più fredda, e comunque, nella genericità e nell'astrattezza dei volti, influì sulle scelte stilistiche di Felice Brusasorci e Pasquale Ottino.
Nel 1590 dipinse il Martirio di s ...
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TAPARELLI d<apost>AZEGLIO, Prospero (Luigi).
Cinzia Sulas
Nacque a Torino il 24 novembre 1793 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè, settimo di otto fratelli.
L’educazione familiare ricevuta [...] molti, sia fra i gesuiti che fra i liberali, a dare un’interpretazione politica dell’opuscolo, applicando all’astrattezza filosofica del saggio la storia concreta che allora traversava l’Italia. Da questa pubblicazione nacque un caso diplomatico che ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] "creatore".
Va osservato che nella "demiurgica" burziana, malgrado i suoi evidenti peccati di ingenuità e di astrattezza, Antonio Gramsci non esitò a individuare una trincea eretta dalla tradizione storicistica contro quella marea di irrazionalismo ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] non priva di ironia un suo innamoramento senile. In questi momenti, in cui l'ispirazione autobiografica sopraffà l'astrattezza delle situazioni stilnoviste, il D., seguendo lo stesso percorso di Cino, si pone sulla strada che dallo stilnuovo ...
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CANALE, Luigi Girolamo Malabaila conte di
Ada Piazza Ruata
Nacque a Torino il 10 nov. 1704, figlio unico del conte Giacomo Ignazio e di Anna Lovisa Vallesa dei conti della Morra. La sua famiglia, di [...] ineluttabile, prova una volta di più che le conoscenze storiche, politiche, economiche del C., rimanendo sempre su un piano di astrattezza, non potevano fare di lui una grande personalità in alcun campo: probo, retto, ricco di senso del dovere, ma ...
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BON, Francesco Augusto
Sandro D'Amico
Nacque il 7 giugno 1788 a Peschiera da Giovanni Antonio, patrizio veneziano, e da Laura Stamatella Cornaro, discendente di Caterina Cornaro.
Il crollo della Repubblica [...] .
Gli esercizi proposti (successioni di stati d'animo, situazioni, brevi dialoghi) nella loro schematicità e astrattezza sono paragonabili ad attrezzi ginnici studiati per sviluppare le facoltà psicofisiche dell'attore. Altro aspetto nuovo e ...
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QUARTARONI, Domenico
Federica Favino
QUARTARONI (Quartaironi, Quarteroni), Domenico. – Nacque a Messina nel 1651 (Proja, 1840, p. 1). Non sono noti i nomi dei genitori.
Dalle sue suppliche indirizzate [...] duro il giudizio espresso su Domenico Guglielmini, perito in occasione della visita apostolica del 1693, accusato di astrattezza e di scarsa familiarità con il campo; un giudizio che Quartaroni suffragava con la citazione dei giudizi analoghi ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] e i contenuti dell'insegnamento filosofico pisano, ed in seguito ai rilievi del D. circa il suo tradizionalismo e la sua astrattezza, lo autorizzò ad introdurre alcune modifiche nel suo corso di logica. Il senso e l'ambito delle modifiche si colgono ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] Rosso e dei nuovi uffici comunali dietro palazzo Tursi a Genova.
Il Museo di S. Lorenzo, nella sua totale astrattezza, è un punto d'arrivo di rara qualità, perfettamente conseguente alle sperimentazioni albiniane. Nello spazio sotterraneo e cieco ...
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RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] di «un radicalmente nuovo ordine sociale» Russo rompe con la tradizione dell’utopismo e si colloca ben lontano da quella astrattezza che gli fu imputata da Cuoco e altri patrioti (Romano, 1952, 1976, p. 293). La rivoluzione divide il nuovo dal ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...