assonanza
Ignazio Baldelli
. La rima assonanzata è assolutamente eccezionale nella poesia dantesca, e comunque riferibile alle prime esperienze tecniche del poeta.
L'unico caso non discusso è nella [...] , l'ottavo e l'undecimo, senza rima; " alla struttura della stanza non risponde appieno quella del commiato "; " l'astrattezza scolastica della trattazione " che, per di più, ci offre Beatrice " proprio sotto l'aspetto provenzalmente e curialmente ...
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fatwā Risposta fornita a un giudice musulmano da un giurisperito (faqīh) su un quesito presentatogli per sapere se una certa fattispecie sia regolamentata dalla sharī‛a e quali siano le modalità per applicarne [...] . ‛ulamā’) a ricorrere alla consulenza di un muftī, e a esporgli il quesito applicando le garanzie della più assoluta astrattezza. Quest’ultimo rispondeva indicando quale fosse a suo parere la linea da perseguire, in campo civile o penale.
Essendo la ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] inteso, la legge che lo regola. In verità il volume fu forse la prima autocritica del positivismo italiano: dimostrò l'astrattezza della spiegazione positivistica della realtà. Il V. infatti in esso sostiene che entro l'uomo, che sa ciò che gli ...
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OLIVEIRA MARTINS, Joaquim Pedro de
José Pereira Tavares
Storico e letterato portoghese, nato il 30 aprile 1845 a Lisbona, morto ivi il 24 agosto 1894. In seguito alla morte del padre, fu distolto dagli [...] serie di idee scientifico-evoluzionistiche, a cui venne ispirando una sua filosofia della storia, non senza una fondamentale astrattezza, ma con varî interessi d'indole antropologica, sociale, economica e morale, che diedero alla sua opera un ampio ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] tutt'altro che univoci e possono essere, anzi sono e sono stati, variamente definiti. Tale rapporto inoltre, nella sua astrattezza, cioè a prescindere da ogni concretizzazione che ne specifichi la natura e precisi il senso dei due concetti che esso ...
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TADOLINI, Adamo
Palma Bucarelli
Scultore, nato a Bologna il 21 dicembre 1788, morto in Roma il 16 febbraio 1868. Studiò all'accademia di belle arti di Bologna con il De Maria. Nel 1813, vincendo il [...] produzione, abbondante di spunti mitologici e di motivi classici, ha, con i pregi, la fredda compostezza e l'astrattezza intellettualistica proprie di quell'accademia. Tra le opere più notevoli ricordiamo: Teseo e Arianna, Ciparisso, Ganimede, Teti e ...
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Pseudonimo del romanziere inglese Henry Vincent Yorke (Forthampton 1905 - Londra 1973). Scrittore tra i più originali della sua generazione (insieme a I. Compton-Burnett, alla quale può essere accostato [...] (1950), in cui, anche se con venature macabre, il tono dominante è comico-brillante, G. continuò nella medesima direzione. Doting (1952), l'ultimo suo romanzo, si segnala per l'astrattezza elegante e l'intreccio che richiama la commedia di costume. ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] e simili.
Si tratta di un valore semantico il cui ambito resta piuttosto astratto, e che proprio per tale astrattezza si presta bene al ragionamento argomentativo di tipo teorico, in genere tanto filosofico quanto teologico, dove una determinazione ...
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Nel diritto del lavoro gli usi sono considerati fonti sussidiarie, in quanto operano in mancanza di una disciplina legislativa, tuttavia con deroga rispetto al sistema dei principi generali codificato [...] ). Gli usi, inoltre, avendo le caratteristiche proprie della norma giuridica, devono rivestire il carattere della generalità e astrattezza, anche se operanti in una zona determinata. Una tipologia di usi che differisce da quella normativa è l ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] , per decisione dell'Assemblea legislativa, cittadino francese. Tutto ciò non gli impedì di rivolgere critiche, per la sua astrattezza, alla Déclaration des droits de l'homme del 1789. Tuttavia, è in nome dei principî universali dell'illuminismo che ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...