Frutto secco indeiscente tipico delle Asteracee (➔ Asterali). Si origina da un ovario bicarpellare monospermo unifloro, che avvolge l’achenio propriamente detto, spesso saldandosi a esso. È spesso munita [...] all’apice di un pappo o di una coroncina di peli o setole, derivante dalla trasformazione di un calice rudimentale. In questo si differenzia dall’otricello, ove gli elementi che avvolgono l’achenio sono ...
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Erba annua (Bidens tripartita) delle Asteracee, frequente lungo i fossi e negli acquitrini in tutta l’Europa e nell’Asia; in certi luoghi infesta i campi di mais e di patate. I frutti somigliano all’omonimo [...] insetto (➔ forficola), perché sono provvisti all’apice di due lunghe appendici munite di peli riflessi con i quali aderiscono ai vestiti delle persone e al vello degli animali. In passato aveva applicazioni ...
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genepì Nome comune di piccole Asteracee aromatiche d’alta montagna, appartenenti ai generi Artemisia e Achillea, usate per la preparazione di liquori o, tradizionalmente, come rimedio per molte malattie. [...] Nel commercio erboristico, il termine è ristretto per lo più alle sole artemisie, contenenti oli eterei e sostanze amare. Le più importanti sono: Artemisia genipi, Artemisia glacialis, Artemisia laxa, ...
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In botanica, gruppo dell’antica sistematica delle Asteracee comprendente i generi che hanno fiori del raggio ligulati e fiori del disco tubulosi (per es. camomilla). ...
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Pianta erbacea (Cichorium endivia) delle Asteracee, annua o bienne, alta fino a 1 m. Forma rosette di foglie glabre oblunghe-obovate, dentate o profondamente divise e increspate; presenta fiori azzurri [...] in capolini, in parte solitari sopra lunghi peduncoli clavati, in parte sessili in fascetti ascellari. Si coltiva come verdura in due varietà principali: la var. crispa (indivia riccia; fig. A), con foglie ...
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Nome di varie piante delle Asteracee e in particolare della c. comune o volgare (Matricaria chamomilla); questa è un’erba annua, con fusto alto fino a 1/2 m, ramoso, foglie bipennatosette, glabre o quasi, [...] capolini all’apice dei rami, formanti nell’insieme un corimbo; i fiori del disco sono gialli, quelli del raggio bianchi; il ricettacolo è vuoto nell’interno e privo di pagliette e di peli (caratteri che ...
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Echinacea
Genere di piante della famiglia delle Asteracee (E. purpurea e E. angustifolia), i cui estratti (dalle radici alle foglie) sono tradizionalmente usati per stimolare il sistema immunitario da [...] malattie infettive stagionali (spec. da raffreddamento): per via orale stimola la fagocitosi e l’aumento del numero dei leucociti, è dotata anche di azione antiinfiammatoria (tramite inibizione della ialuronidasi ...
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semiflosculo In botanica, fiore ligulato dei capolini delle Asteracee, nel quale la corolla è prolungata da un solo lato in una lamina. ...
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Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo [...] allo stato coltivato e si crede derivato con la coltura dal c. selvatico, Cynara cardunculus (v. fig.), comunemente diffusa nelle terre più calde del bacino Mediterraneo. Ha breve e grosso rizoma; fusto ...
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asteracee
asteràcee s. f. pl. [lat. scient. Asteraceae, dal nome del genere Aster: v. la voce prec.]. – In botanica, altro nome delle composite tubuliflore.
tubuliflore
tubuliflòre s. f. pl. [lat. scient. Tubuliflorae, comp. del lat. class. tubŭlus (v. tubulo) e flos floris «fiore»]. – Piante dicotiledoni, da alcuni autori considerate una sottofamiglia delle composite, da altri elevate al rango...