ISHTAR
Giuseppe Furlani
. Fu la divinità femminile più importante del pantheon babilonese (sumero e accado), di origine veramente semitica e perciò fu una figura divina comune a tutti i popoli semitici [...] 67; S. Langdon, Tammuz and Ishtar, a monograph upon Babylonian religion and theology, Oxford 1914; J. Plessis, Étude sur les textes concernant Ištar-Astarté, recherches sur sa nature et son culte dans le monde sémitique et dans la Bible, Parigi 1921. ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] spremersi i seni, talaltra nell'atto della pudica, è larghissimamente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo (v. Astarte), e già nell'arte cicladica (v.) idoli femminili schematici si riallacciano a questa concezione di una dea della fecondità ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare (ἀϕρός), dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente sviluppato a Cipro e a Corinto. In ...
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Scrittore francese (Gand 1870 - Parigi 1925). In tutta la sua produzione, tipica del decadentismo transalpino, elementi parnassiani e simbolisti si fondono nella sua sostanziale ispirazione sensuale. A [...] un erotismo estetizzante s'ispirano le sue prime poesie, pubblicate sulla rivista La Conque, da lui fondata, e raccolte in Astarté (1891), le sue traduzioni delle Poésies de Méléagre (1893) e le Chansons de Bilitis (1894), poemetti in prosa che egli ...
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Vedi ERICE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERICE (v. vol. III, p. 413 e S 1970, p. 313)
¿. M. Bisi
Gli ultimi venti anni non hanno visto incrementi sostanziali nella documentazione archeologica, che è [...] di E.», l'altra da Cagliari del III sec. a.C., in cui si ricorda un «altare di bronzo» offerto ad Astarte di E.: entrambe le dediche mostrano la diffusione del culto della dea fuori della Sicilia già in epoca punica, aggiungendosi alla testimonianza ...
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MENANDROS (Μένανδρος)
L. Guerrini
1°. - Scultore probabilmente ateniese, figlio di Melas, attivo a Delo nella seconda metà del II sec. a. C., autore della statua di Posidone (Iscr. Délos, 2325) dedicata [...] nell'edificio dei Poseidoniasti di Delo e autore probabilmente anche delle altre due statue (Afrodite-Astarte e Eracle) associate nell'edificio a Posidone; un'altra firma appare su un blocco di marmo bluastro (Inscr. Délos, 2342) rinvenuto in un ...
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HOLMES, Augusta
Luigi Campolieti
Compositrice, nata a Parigi il 16 dicembre 1847, da genitori irlandesi, ivi morta il 28 gennaio 1903. Crebbe in ambiente elevatamente artistico. Acquistata ben presto [...] con H. Lambert, H. E. Klose e C. Franck. Rappresentò nel 1875 l'opera Ero e Leandro, alla quale seguirono Astarté e Lancelot du Lac, poi due sinfonie drammatiche, Lutèce (1878) e Les Argonautes (1881), due poemi sinfonici, Irlande e Pologne ...
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Re d'Israele, che regnò 22 anni (875-854 a. C.) in Samaria, la capitale fondata da suo padre Amri.
Per compiacere la moglie Gezabele, figlia di Etbaal re di Sidone, rimasta tristamente celebre per la sua [...] tal flagello e dalla energica azione di Elia, Acabbo lasciò mettere a morte i numerosì ministri, o profeti, di Baal e di Astarte, mantenuti in tutto il paese da Gezabele (v. elia). Ma ben tosto la funesta influenza della imperiosa regina riprese il ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] della Siria, Atargatis, la dea sposa di Hadad. Essa differisce dall'Ishtar babilonese, sebbene talora si confonda con la fenicia Astarte (v.). È forse di origine anatolica, quindi affine alla Magna Mater, ma la sua figura e la sua tipologia si ...
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(gr. Βύβλος, lat. Byblus) Antica città fenicia, fra Tripoli e Beirut (sul luogo dell’odierna Giubail, in Libano). Abitata fin dai primi tempi del Calcolitico, intrattenne dall’inizio del 3° millennio rapporti [...] luogo in cui si fissò la scrittura alfabetica. Non minore fu la sua importanza religiosa con il culto della dea madre semitica Astarte, venerata con il nome di Signora di B. (Ba‛alat Gubal), che assunse molti attributi della dea egiziana Hathor. Le ...
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astartidi
astàrtidi s. m. pl. [lat. scient. Astartidae, dal nome del genere Astarte, che è dal nome della divinità fenicia Astarte]. – Famiglia di molluschi bivalvi dell’ordine eulamellibranchi che comprende specie a conchiglia piccola e tondeggiante,...