Sacerdote e patriota spagnolo (Villoviado, Burgos, 1769 - Alençon 1844). Di umili origini, parroco del paese natale, nel 1808 divenne uno dei capi delle bande che condussero la guerriglia contro gli invasori [...] francesi. Dopo la Restaurazione fu tra i più strenui sostenitori dell'assolutismo, giungendo nel 1823 a combattere al fianco dei Francesi contro i liberali. Morto Ferdinando VII (1833) e scoppiata la guerra civile, M. si schierò con don Carlos; dopo ...
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Granvelle, Antoine Perrenot signore di
Cardinale e statista francese (Ornans, Franca Contea, 1517-Madrid 1586). Figlio di Nicolas, portavoce di Carlo V al Concilio di Trento, nel 1555 passò al servizio [...] di Filippo II, che lo nominò suo rappresentante (1559) nei Paesi Bassi. Sostenitore inflessibile dell’assolutismo regio, si impegnò nella lotta al protestantesimo e tentò una restaurazione cattolica. L’opposizione del popolo e dell’aristocrazia alla ...
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Ecclesiastico e uomo politico danese (Horsens 1606 - Copenaghen 1668); il suo vero nome era H. Ribev, ma adottò il nome di uno zio materno, H. Svaning. Prof. di lingue orientali nell'univ. di Copenaghen, [...] vescovo del Seeland (1655), contribuì (1660) attivamente alla trasformazione della monarchia danese in monarchia ereditaria, e fu fautore dell'assolutismo monarchico. ...
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Poligrafo (Herzogenaurach, Erlangen, 1626 - Halle 1692). Cancelliere e consigliere intimo del duca di Gotha, poi cancelliere e presidente concistoriale presso il duca di Sassonia-Zeitz, ebbe dimestichezza [...] politica, è soprattutto noto come autore del Deutscher Fürstenstaat (1656), trattato di scienza politica in difesa dell'assolutismo paternalistico allora in auge in Germania, e per il suo Commentarius historicus et apologeticus de lutheranismo in ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] asserzione può pretendere di costituire la verità, ma tutt'al più un parziale aspetto di essa. Oltre che come 'non-assolutismo' questa dottrina è nota anche come syāt-vāda (lett. 'dottrina del potrebbe essere'); syāt, che è la forma ottativa di ...
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Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] e culturale (oltre che religioso), contestando il primato papale (in favore dell'autorità dei vescovi) e l'assolutismo monarchico (avvicinandosi all'opposizione parlamentare al re). In Italia il g. influenzò alcune correnti religiose soprattutto in ...
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Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] ’ a redimere gli altri popoli, sarebbe risorta per la libertà di tutti, segnando la fine dell’epoca dell’assolutismo. Questa concezione diede una base universalistica al movimento rivoluzionario polacco, riprendendo per conto proprio l’idea di una ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] lega di sovrani cattolici destinata a estirpare l'eresia in Europa, e spesso il suo intervento massiccio preoccupò l'assolutismo dei sovrani. Riuscì invece, contro la rapida avanzata ottomana nel Mediterraneo, a far varare la Lega sacra, fallita però ...
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CANNELLA, Salvatore
Mario Condorelli
Nato a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo, fu indirizzato agli studi e al sacerdozio: ricevette gli ordini sacri prima del 1784 giacché il Villabianca lo [...] non fosse lontano; nondimeno, poiché anche il nuovo arcivescovo di Palermo, mons. Filippo Lopez y Royo, si mostrò assolutamente intransigente nei confronti dell'esule, malgrado i buoni uffici prestati dalla marchesa della Cerda, madre del giovane ...
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Teologo e storico (Venezia 1552 - ivi 1623); ebbe la prima istruzione dallo zio sacerdote Ambrogio Morelli, e fu avviato agli studî di filosofia, teologia, matematica, greco ed ebraico da padre Giovanni [...] : una svolta decisiva per la Chiesa, in quanto abbatté gli ultimi residui delle sue antiche "libertà" e instaurò l'assolutismo papale che si veniva preparando da secoli. Nel concilio non prevalsero, secondo S., gli interessi religiosi, ma quelli ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...