DE LUCA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Cardinale (Catanzaro) il 2 ott. 1811 da Martino, farmacista, e da Maria Carello, primo di sette figli, alcuni dei quali (Sebastiano, Domenico, Giuseppe) [...] il D. fosse aderente ad una delle sette di ispirazione carbonara che ancora esistevano nel Mezzogiorno.
Col ritorno dell'assolutismo fu tra i perseguitati, probabilmente a causa dell'opuscolo su ricordato. Nel 1852 fu arrestato col fratello Dpmenico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] lato; e, dall’altro, compito simbolico o, se si vuole, ‘mitopoietico’ – le mitologie giuridiche della modernità, di quell’‘assolutismo giuridico’ di cui ci ha parlato Paolo Grossi – ovvero quello di costruire l’apparato di concetti atto a legittimare ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] precisamente nel 1603, le opere del G. vennero inserite nell'Index librorum prohibitorum.
Un potente sostegno alla causa dell'assolutismo monarchico fu offerto dal G. con le Regales disputationes (Londini 1605) dedicate a Giacomo I Stuart nuovo re d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Filippo Vassalli
Giovanni Chiodi
Al di là dei cospicui contributi in campo romanistico e civilistico, Filippo Vassalli, per spessore culturale, rientra nel novero delle menti eccezionali capaci di rilevare [...] del libro delle obbligazioni, Padova 1990.
P. Grossi, Il disagio di un ‘legislatore’ (Filippo Vassalli e le aporie dell’assolutismo giuridico), «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno», 1997, 26, pp. 377-405, poi in Id ...
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MARZUCCHI, Celso
Paolo Posteraro
– Nacque a Siena il 1° sett. 1800 da Giuseppe e da Carolina Pinzuti in una famiglia di «modesti artisti» (Diz. del Risorgimento nazionale, III, p. 605). Si laureò in [...] del quale la Toscana si apprestava a far parte, presentava due importanti riflessioni. Si scagliò duramente contro l’assolutismo ancora presente in altri Stati italiani, affermando che caratteristica delle nazioni civili è che il popolo non tributa ...
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ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] ).
L'associazione borghese è basata sull'eguaglianza politica dei membri e sull'estraneità rispetto al campo politico dell'assolutismo. Per questo nasce in forma segreta: tale prassi, tipica, nell'età dell'illuminismo, non solo delle logge massoniche ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] programmatiche. Come dimostravano i federati cui fece difetto la stessa volontà per affrontare in scontro aperto i partigiani dell'assolutismo e decidere le sorti dell'"ordine antico di cose", cosicché nell'ora delle decisioni tutto fu lasciato di ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] nel caso di Niccolò Cusano, era stato il destinatario (Paolo Prodi ha ricordato la lettera del 1442, nella quale «l’assolutismo pontificio viene sostenuto non in base a posizioni di tipo teocratico ma ad un insistente parallelismo tra i poteri del ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] la sua produzione e che costituisce un altro aspetto caratterizzante della sua personalità: l'adesione incondizionata all'assolutismo. Negli ultimi decenni del secolo XVII e nei primi del successivo l'orientamento omogeneo della cultura giuridica ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] continentale e non per l'Inghilterra o per i nascenti Stati Uniti d'America, con Stato assoluto, assolutismo, età dell'assolutismo si identificano due tratti di rilievo solo costituzionale: l'assenza, in tali Stati, di riconoscimenti giuridici delle ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...