Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] della società d’antico regime erano erose e sconvolte, delineando in alternativa una strategia possibile di alleanza con l’assolutismo in grado di svellere la centralità del privilegio, dare spazio ai diritti soggettivi, liberalizzare gli scambi e l ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] 'Assemblea nazionale, in particolare dall'idea di costituzione, che poneva nella legge un limite oggettivo all'assolutismo dispotico del sovrano.
Definitosi semplice curioso osservatore degli avvenimenti, di cui era dettagliatamente informato per l ...
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PACE, Giuseppe
Carmine Pinto
PACE, Giuseppe. – Nacque a Castrovillari il 5 febbraio 1826 da Muzio e da Maria Baratta, primo di dodici figli.
Il padre esercitava la professione legale e possedeva rilevanti [...] cui si ritrovavano moderati, radicali e borbonici costituzionali. Ma il loro sforzo fu inutile. La gestione della transizione dall’assolutismo al regime liberale si interruppe con la crisi provocata dagli scontri napoletani del 15 maggio 1848. Nelle ...
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FARRO, Matteo
Giuseppe Masi
Nato a Bellosguardo (Salerno) il 13 marzo 1779 da Giuseppe e da Isabella Marmo, fece i suoi studi nel seminario di Diano (l'odierna Teggiano), dove ebbe come compagno di [...] maggio del 1817, dopo la partenza dal Regno di Napoli delle truppe austriache e favoriti dalla politica di assolutismo riformista, propugnata dal Medici, i carbonari di Salerno, città dove era passato ormai il centro dell'organizzazione cospirativa ...
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Ivan il Terribile
Silvia Moretti
Il primo zar di Russia
A metà del Cinquecento lo zar Ivan IV il Terribile fu il fondatore della potenza russa. Attraverso l'opera di contenimento della nobiltà ‒ che [...] Stato voluto da Ivan, caratteristico dell'operato di tutti i grandi regnanti dell'Europa moderna (Stato moderno; assolutismo), non poteva che portare a un ridimensionamento drastico dei privilegi di questa antica aristocrazia.
Gli anni del terrore ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] rafforzarono in lui questa tendenza verso una filosofia scientifica, ossia costruita sulla base di nozioni semplici e assolutamente certe, in particolare sulla nozione di movimento, intesa come capace di spiegare tutti gli aspetti della realtà ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] pubblicava un opuscolo in cui fissava alcuni principî dai quali non si allontanò più: troppi gli abusi dell'assolutismo e degli ordini privilegiati; l'organismo dello stato era corroso; insopportabile l'ingiustizia sociale e la disuguaglianza civile ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] 'imprudenza del L., che "osava qualche volta chiacchierare anche dello stato in cui giaceva allora l'Italia e dell'assolutismo dei troppi suoi governi; e le sue idee egli spiattellava apertamente, senza cautele" (Tavallini, I, pp. 23 s.).
Costretto ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] del contado. Tuttavia non gli sfuggì il processo politico di graduale sottomissione del riottoso ceto baronale alla corona, all'assolutismo dei viceré, e non mancò di individuare le ragioni essenziali per cui la successiva rivolta dei Masaniello, dei ...
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LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] insieme detiene il potere di emanarla e l'autorità per farla rispettare: era un chiaro appoggio teorico ai sostenitori dell'assolutismo. Poiché nello stato di natura vige l'uguaglianza e la libertà degli uomini con il solo limite delle obbligazioni ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...