Filosofo e scrittore politico (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754 - Parigi 1840); nel 1790 membro dell'Assemblea per il dipartimento dell'Aveyron, si dimise l'anno successivo per le sue convinzioni [...] simpatia per Napoleone scemò per la politica ecclesiastica dell'imperatore. Dopo il 1815, B. difese la causa dell'assolutismo nel Conservateur e nel Défenseur, da lui fondato col Lamennais. Accademico di Francia dal 1816. Nelle sue opere Théorie ...
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Primo metropolita dei Romeni ortodossi della Transilvania (Miskolc 1809 - Sibiu 1873). Nel 1846 l'imperatore d'Austria lo nominò vicario generale della chiesa ortodossa romena transilvana, lo confermò [...] transilvano I. Lemeni, alla grande adunata del popolo romeno a Blaj per le rivendicazioni nazionali. Durante l'epoca dell'assolutismo, S. fu un vero rappresentante dei Romeni transilvani presso la corte di Vienna. Svolse intensa attività per il ...
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Diplomatico napoletano (Costantinopoli 1787 - Verona 1875); a Pietroburgo fu addetto nella legazione napoletana e più tardi, stabilitisi i Francesi a Napoli, si arruolò nell'esercito russo, e combatté [...] la Restaurazione, fu a Costantinopoli, Pietroburgo e Roma, dove restò a lungo (1832-48). Nel 1848 fu inviato a Londra e Parigi per difendervi i diritti di Ferdinando II sulla Sicilia. Ristabilito l'assolutismo, fu consigliere autorevole del sovrano. ...
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Patriota e uomo politico, nato ad Aquila il 1 ottobre 1791, morto ivi il 21 febbraio 1871. Esordì nella vita politica redigendo, a nome dei suoi concittadini, un indirizzo di omaggio al Murat, che si recava [...] gli Austriaci (1815). Nel 1820 fu eletto deputato e partecipò attivamente ai lavori del parlamento. Dopo la restaurazione dell'assolutismo, tornò a vita privata. Arrestato una prima volta nel 1827 e rilasciato, fu tratto di nuovo in carcere sei ...
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SECKENDORFF, Veit Ludwig von
Scrittore politico tedesco, nato il 20 dicembre 1626 a Herzogenaurach, morto a Halle il 18 dicembre 1692. Consigliere segreto e cancelliere successivamente dei duchi di Sassonia-Coburgo-Gotha [...] di Brandeburgo.
La sua fama è dovuta al Teutscher Fürstenstaat (Hanau 1656), dove è propugnato come sistema di governo l'assolutismo patriarcalistico dei piccoli stati germanici del sec. XVII. La parte più interessante è però quella dove il S. si ...
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GABEL, Christoffer
Verrnund G. Laustsen
Statista danese, nato il 6 gennaio 1617 a Gluckstadt, morto il 13 ottobre 1673. All'avvento al trono di Federico III, fu fatto membro della Camera reale, e conquistò [...] missioni diplomatiche. Nel 1660, quando s'introdusse la monarchia assoluta in Danimarca, fu il più strenuo sostenitore dell'assolutismo. Nel novembre 1660 divenne tesoriere e poi membro del Consiglio di stato e dello Scacchiere. Si dimostrò abile ...
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FRANCESCO II d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 marzo 1660 da Alfonso IV d'Este duca di Modena e Reggio e da Laura Martinozzi, nipote del card. G. Mazzarino, sposata nel 1655. [...] privilegio ecclesiastico, non riuscirono neppure ad accennare a una reale riorganizzazione dello Stato verso forme di moderno assolutismo. F., nella sua impotenza, non demeritò particolarmente rispetto ad altre figure estensi di ben diversa nitidezza ...
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rappresentanza
Stefano De Luca
Scegliere e controllare i governanti
Per rappresentanza politica si intende quel sistema grazie al quale i cittadini, tramite periodiche elezioni, nominano il parlamento, [...] il 17° e il 18° secolo, i primi pensatori e i movimenti liberali (liberalismo) avviarono la battaglia contro l’assolutismo, essi ripresero e aggiornarono l’idea della rappresentanza. Ripresero, cioè, l’idea secondo la quale il potere non deriva dall ...
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DE ANGELIS, Pietro
Paolo Scarano
Di flamiglia medio borghese, nacque a Napoli il 20 giugno 1784. Ci è noto il nome del padre, Francesco, ignoriamo quello della madre e quello di una sorella alla quale [...] . Crebbe e si formò nel clima dei tentativi di rinnovamento, sperimentando giovanissimo,.le contrastanti realtà dell'assolutismo, della Repubblica partenopea e della prima restaurazione. Avviato a Napoli alla carriera militare, preferì la letteraria ...
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CONFALONIERI, Federico
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 6 ott. 1785 da Vitaliano, di famiglia comitale assai facoltosa per le estese proprietà terriere, e da Antonia dei marchesi Casnedi. L'11 ottobre [...] appartenente ad una famiglia aristocratica. Il C. non aveva fatto mistero dei suoi sentimenti antibonapartiani; non tollerava l'assolutismo dell'imperatore ed il fatto che l'Italia fosse stata ridotta ad una dipendenza francese. Nel 1814, al momento ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...