MASSIMILIANO I duca, poi elettore di Baviera
Karl Schottenloher
Nato a Monaco il 17 aprile 1573, morto a Ingolstadt il 27 settembre 1651. Figlio del duca Guglielmo V di Baviera e della duchessa Renata [...] nel 1597 il governo del ducato. Limitò l'influenza degli Stati ed esercitò un potere quasi illimitato, nello spirito dell'assolutismo nascente. Fu senza dubbio il maggior sovrano tedesco del suo tempo. Nel primo decennio del suo regno aumentò la ...
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Storico e pensatore russo (Orël 1813 - Mosca 1855). Rientrato in Russia nel 1839 dopo un soggiorno all'estero, soprattutto a Berlino, occupò la cattedra di storia generale all'univ. di Mosca, che tenne [...] , nonché dalla storiografia diF.-P.-G. Guizot, di J.-N.-A. Thierry e di J. W. Ritter, il suo occidentalismo liberale e moderato fu in netto contrasto con l'assolutismo di Nicola I. Le opere complete (Sobranie sočinenij) furono edite a Mosca nel 1897. ...
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Mukačevo (slovacco Mukačevo; ungh. Munkàcs) Città dell’Ucraina (82.993 ab. nel 2008), al limite NE della pianura ungherese.
Fortezza dei re d’Ungheria sino alla fine del 14° sec.; possesso feudale, dalla [...] agli Asburgo: dopo la sconfitta di Ferenc II Rákóczy, capo dell’insurrezione magiara del 1703 contro l’assolutismo imperiale, passò alla corona (1711). Incorporata nella repubblica cecoslovacca al termine della Prima guerra mondiale, tornata all ...
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Storica russa (Pietroburgo 1902 - Leningrado 1980). Dal 1946 al 1958 prof. di storia del Medioevo all'univ. di Leningrado, per più di quaranta anni diresse la scuola sovietica di paleografia latina. I [...] v načale XVII veka ("La Francia all'inizio del 17º secolo", 1959); Francuzskij absoljutizm v pervoj treti XVII v. ("L'assolutismo francese nel primo terzo del 17º secolo", 1965); Francuzskie krestjane v XVI-XVIII vv. ("I contadini francesi nei secoli ...
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Militare e uomo politico spagnolo (Vitoria 1781 - Bagni di Barèges 1843), sostenne Giuseppe Bonaparte, quando nel 1808 fu proclamato re di Spagna, ma nel 1811 si accostò nuovamente ai Borboni. Nel 1812 [...] grazie alle insistenze del Wellington, fu inviato come ambasciatore all'Aia. Favorevole alla rivoluzione del 1821, nel 1823, dopo il trionfo dell'assolutismo monarchico, andò in esilio; fu richiamato nel 1834 e fatto pari dalla regina Cristina. ...
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RIFORME, Età delle
Ettore Rota
Come età delle riforme s'intende quel periodo della seconda metà del secolo XVIII, essenzialmente tra il 1750 e il 1790, durante il quale l'opera dei capi di stato fu [...] L'évolution de la pensée politique en France au XVIIIe siècle, ivi 1925; Kurt Kaser, L'età dell'assolutismo, Firenze 1929; F. Valsecchi, L'assolutismo illuminato in Austria e in Lombardia, Bologna 1931. Per l'Italia: G. Natali, Il Settecento, Milano ...
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Assemblee nazionali di Spagna, Portogallo, di alcuni paesi dell’America Latina e della Sardegna nel periodo della dominazione spagnola. La loro convocazione dipendeva dal potere discrezionale del sovrano; [...] ed esse decidevano in caso di questioni di successione dinastica.
In Spagna le C. perdettero autorità con il costituirsi dell’assolutismo monarchico di Carlo V e Filippo II e risorsero nel 1812 (C. di Cadice), con funzione di assemblea costituente ...
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SCHWARZENBERG, Felix principe di
Franco VALSECCHI
Uomo di stato austriaco, nato a Krumau (Boemia) il 2 ottobre 1800, morto a Vienna il 5 aprile 1852. Entrato nella carriera militare nel 1818, passò [...] a ricorrere all'aiuto russo per realizzarla contro la ribelle Ungheria; di fronte alle idee liberali sostenne un assolutismo che si riallacciasse alla tradizione riformatrice del sec. XVIII. Nel marzo 1849 s'era piegato a concedere una costituzione ...
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Dissenso
Leonardo Morlino
Origini storiche e definizione
Il dissenso è una nozione relativamente recente nella storia dell'umanità: non è più vecchia di tre secoli e mezzo. Il suo riconoscimento e la [...] religione e dalla tradizione non vi è posto per tale fenomeno. Anche a livello politico, là dove le diverse forme di assolutismo sono ancora prevalenti, non vi è spazio alcuno per il dissenso.
Già nell'antichità classica, ad esempio ad Atene durante ...
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Pseudonimo anagrammatico sotto il quale è noto Theodor Fircks (in russo Fëdor Ivanovič Firks), diplomatico ed economista russo (Kalven, Curlandia, 1812 - Dresda 1872). Dopo aver preso parte alla guerra [...] atteggiamento favorevole alla rivoluzione polacca. Si occupò, con spirito liberale, di problemi economici, e di notevole importanza sono le Études sur l'avenir de la Russie (10 voll., 1857-68) in cui combatte la servitù della gleba e l'assolutismo. ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...