Famiglia di patrioti di Celso, nel Cilento, fu coinvolta nelle lotte politiche fin dall'epoca della Rivoluzione francese. Gerardo (Celso, 1775 - Napoli 1854), simpatizzante del giacobinismo, fuggì all'estero [...] fu magistrato durante il decennio francese e la Restaurazione, ma, eletto deputato nel 1820, fu arrestato dopo la vittoria dell'assolutismo e costretto a esulare a Roma, donde poté tornare a Napoli solo nel 1837. Nicola (m. Napoli 1821), fratello di ...
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Storico sovietico (Novočerkassk 1890 - Mosca 1973); prof. (dal 1949) di storia medievale all'univ. di Mosca; membro dal 1958 dell'Accademia delle scienze dell'URSS, ne ha diretto dal 1960 l'Istituto di [...] veka "Saggi di storia delle masse rurali dell'Europa occidentale nel Medioevo", 1968), scrisse anche saggi sull'assolutismo nei paesi dell'Europa occidentale, sui movimenti eretici, ecc. Si occupò inoltre di storia delle relazioni internazionali ...
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QUESADA, Vicente Jenaro de
Nino Cortese
Nacque all'Avana nel 1782 e morì a Hortaleza (Madrid) nel 1836. Ufficiale dell'esercito spagnolo, il 2 maggio 1808 si batté a Madrid; poi prese attiva parte nella [...] di Burgos, dove si arrese prigioniero soltanto dopo avere ricevuto undici ferite. Nel 1820 fu tra i sostenitori dell'assolutismo, riparò in Francia, si adoperò perché questa potenza intervenisse nella lotta e poi mosse contro i rivoluzionarî: nella ...
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DE MARTINO, Domenico
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 22 maggio 1813, da Luigi. "scribente", e Michela D'Apuzzo. Della sua vita privata sappiamo quello che risulta dall'atto di morte: proprietario, [...] e gli premorì. In una lista elettorale fu dichiarato negoziante (Roma, 24 luglio 1869).
Poco in vista nelle cospirazioni contro l'assolutismo borbonico (forse è lui il D. su cui la polizia indagò nell'estate 1854: Arch. di Stato di Napoli, Ministero ...
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Figlio (Stoccolma 1655 - ivi 1697) di Carlo X, succedette al padre nel 1660, sotto reggenza fino al 1672. Nella prima guerra del nord, alleato con la Francia, combatté (1674) contro il Brandeburgo: e nonostante [...] dello stato (Reduktionen, rivendicazioni di beni demaniali alienati), diminuendo il potere dell'aristocrazia e fondando l'assolutismo sul modello francese. Organizzò accuratamente l'esercito, promulgò un nuovo codice di leggi (tuttora in uso ...
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TELEKI, conte László
Giuseppe DE MICHELIS
Uomo politico e drammaturgo ungherese. Nato l'11 febbraio 1811 a Pest, ultimò i suoi studî di giurisprudenza a Berlino: appena venticinquenne fu deputato alla [...] . Negli anni 1848 e '49 rappresentò il governo di Kossuth a Parigi e vi rimase anche durante l'epoca dell'assolutismo, cercando di destare simpatie per il suo paese. Imprigionato ed estradato dal governo sassone nel 1860, fu graziato da Francesco ...
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cahiers de doleances
cahiers de doléances
Nella Francia prerivoluzionaria, quaderni nei quali venivano raccolti, per ciascuno dei tre ordini (clero, nobiltà e «terzo stato», ossia la borghesia), le [...] si riunivano separatamente per redigere un cahier unico, basato su quelli provinciali. Alla vigilia della rivoluzione, in polemica contro l’assolutismo, i c. de d. dei tre ordini erano unanimi nel chiedere la riforma della fiscalità, la libertà di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gasparo Scaruffi
Marco Bianchini
Gasparo Scaruffi è autore dell’Alitinonfo, un’opera che si colloca alle origini della scienza economica. Primo sistematico scritto italiano di temi monetari a contenuto [...] di una borghesia finanziaria internazionale a fronte di un crescente disordine monetario e del progressivo avanzare dell’assolutismo politico. Sebbene intrisa di elementi della ‘magia naturale’ dell’epoca, l’opera impiega i metodi della nascente ...
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Bonald, Louis-Gabriel-Ambroise, visconte di
Filosofo e scrittore politico francese (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754 - Parigi 1840). Nel 1790 membro dell’Assemblea per il dipartimento [...] simpatia per Napoleone scemò a causa della politica ecclesiastica dell’imperatore. Dopo il 1815, B. difese la causa dell’assolutismo nel Conservateur e nel Defenseur, da lui fondato con Lamennais. Fu accademico di Francia dal 1816. Nelle sue opere ...
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RÁKÓCZI, Francesco II
Giulio de Miskolczy
Figlio di Francesco I e di Elena Zrinyi, nacque a Borsi il 27 marzo 1676. In età tenerissima fu presente col patrigno, Emerico Thököly, all'infelice impresa [...] in matrimonio con Carlotta Amalia, figlia del conte di Assia-Rheinfels. Nel 1697 venne creato principe dell'Impero.
L'assolutismo ferreo del governo di Leopoldo e la miseria indescrivibile del paese tenevano in subbuglio il popolo magiaro, ma R. per ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo (soprattutto per dare tono perentorio alla...