PIETRO di Rivaux (o Rivaulx)
Reginald Francis Treharne
Figlio (o nipote) di Pietro des Roches, venuto in Inghilterra prima del 1204. Divenne segretario privato e tesoriere privato di Enrico lII, trasformando [...] di istituire un unico controllo amministrativo per mezzo del solo ufficio della real casa, a tutto favore dell'assolutismoregio. P. riacquistò presto la benevolenza del re e quantunque rimanesse nell'ombra, ebbe cariche nella Guardaroba, dove per ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] facoltà erano ridotte a una sola: votare i donativi. Il potere regio restava assoluto. Nel 1794 incomincia però un movimento di fronda di nell'ultima adunanza.
Fra i rigori della repressione assolutista, generale e uniforme, l'idea nazionale si viene ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] robe" - un paragone che pochi decenni più tardi, quando al di là delle Alpi i parlamenti avrebbero sfidato l'assolutismoregio, sarebbe apparso a doppio taglio - "conoscendo quanto il loro impiego sia inferiore ad ogn'uno di que' de' benestanti ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] dedica di Agapeto a Giustiniano52. Dell’ ̓Έκθεσις, che nel XV e XVI secolo diviene il testo normativo dell’assolutismoregio, tanto da spingere Luigi XIII a curarne l’edizione francese del 1612, si conoscono diverse trasposizioni moderne in latino ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] ; anzi, riceve nuovi sviluppi di non trascurabile importanza. Sul piano dei fatti l'affermarsi dell'assolutismoregio significa indubbiamente la sconfitta delle istituzioni parlamentari, che così chiaramente esprimevano il particolarismo e pluralismo ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] Stato borghese e costituzionale – sul trono dorato utilizzato per decenni dai suoi predecessori, aristocratici rappresentanti dell’assolutismoregio.
Non dissimili dai prefetti, d’altra parte, i funzionari posti al vertice delle altre amministrazioni ...
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Gruppi di interesse e di pressione
Domenico Fisichella
Introduzione
Nel linguaggio delle scienze sociali è possibile individuare due accezioni fondamentali della parola 'gruppo'. Per la prima, di carattere [...] 'esistenza di 'cricche' e 'camarille' di postulanti appartenenti a vari ceti è documentata nelle esperienze dell'assolutismoregio, ove tali aggregazioni operavano tra l'altro attraverso la 'petizione', tuttavia il sistema economico di mercato, nella ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] antiche eredità e da confuse genealogie. Anche sotto questo riguardo, la grande Rivoluzione fu preparata e favorita dall'assolutismoregio: essa dette l'estremo colpo a istituzioni, che già la monarchia aveva spogliato di qualsiasi funzione politica ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] a cambiare nei fatti, proprio perché contenente due diversi principi di legittimazione: quello tradizionale dell’assolutismoregio e quello rappresentativo e parlamentare.
La concessione rapida dello Statuto, e soprattutto il suo mantenimento ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] solo il frutto di una legittima e moderna coscienza politica: quella nazional-liberale e costituzionale di contro al superato assolutismoregio.
Ciò nonostante egli ottenne nell'agosto 1847 un permesso di rimpatrio di soli tre mesi, grazie al quale ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...