Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , prefigurazioni, per i sovrani, dell'illuminato assolutismo settecentistico e, per i popoli ormai parzialmente protezione sovrana all'egittologo Bernardino Drovetti, per raccogliere nel Regio Museo Egizio e stampar nelle «Memorie» dell'Accademia ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] , dalla ricostituzione di un patrimonio regio, gravemente compromesso dalle alienazioni precedenti a Quazza, La «Decadenza italiana» nella storia europea ecc., cit., in particolare Assolutismo e società: lo Stato sabaudo, pp. 22-34, dove esamina i ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] Augusta (1555) e lo stabilimento del principio del cuius regio eius religio.
E tuttavia, su una serie di altri celebre amico John Milton aveva rivolto al padre del restauratore dell’assolutismo Stuart. Lo fece, tuttavia, come era solito, con un tono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] , giustificando la sua richiesta di documentazione sull’exequatur regio là in vigore. Scrive Sarpi: «Ho gran nel Della potestà de’ prencipi una decisa formulazione anticipatrice dell’assolutismo hobbesiano, dove con forza si ribadisce che
chi ha la ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] Chiesa, sulla scelta dei vescovi, sul rilascio del regio exequatur per la loro immissione in diocesi, sulla e rivoluzione unitaria nel Mezzogiorno. L’episcopato meridionale dall’assolutismo borbonico allo Stato borghese (1860-1861), Roma 1979. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] Supremo reale consiglio di pubblica economia, eretto con regio dispaccio del 20 novembre 1765. Uomo di ampia privilegio non va dunque confusa con la teorizzazione dell’assolutismo politico e con la distruzione in chiave assolutistica e livellatrice ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] l’estensione della proprietà ecclesiastica. Il segretario del Regio diritto, Rucellai, accompagnò la nuova legge con codice comportamentale tipico dello ‘Stato di polizia’ del tardo assolutismo.
Non meno rilevanti furono i brevi periodi fuori Stato. ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] pace di Westfalia (1648) stabilirono il principio "cuius regio, eius religio". Mentre in Francia restava forte il abbiamo il country party e la Corte, il costituzionalismo e l'assolutismo. Ma le differenze non s'arrestano qui. I Tories hanno ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] non temessero". Perciò, come asseriva il consigliere regio Raimondo Dorimbergh in "lettere" giunte a Gorizia 61-68 passim;XLIV (1930-31), pp. 301-16 passim; Id., Assolutismo e municipalismo aTrieste. Il governo ... Hoyos..., ibid., XLVI (1933), pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] in linea con il credo della dottrina dell’assolutismo illuminato, che affida alla legge proveniente dal sovrano lavori l’‘assorbimento’ del diritto statutario nel diritto regio, l’ordinamento estense assumeva una configurazione dualistica, fondata ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...