NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] Salvatore o dell'Uovo), restaurato, fu adibito alla custodia del tesoro regio. Più tardi (sotto il terzo Angioino) a difesa e a Ruffo; ma vi rimase il Circello e a sostegno dell'assolutismo, a carico della stremata finanza, rimasero gli Austriaci pur ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] giudizî più gravi, dovesse intervenire anche l'assemblea. All'epoca regia si fanno risalire (ma c'è chi ne dubita) i a sé i poteri dell'imperatore: e la marcia verso l'assolutismo avvenne sotto il motto: rex imperator in suo regno. Così in ...
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FRONDA
Luigi Simeoni
. Questo nome designa nella storia di Francia il periodo di agitazione e di ribellione che sconvolse il regno, e specialmente Parigi dal 1648 al 1653, diretto in apparenza contro [...] vogliono invitare il re a tornare a Parigi. Intanto l'esercito regio si era avvicinato a Parigi e il principe con le sue le ha fatto perdere. Essa fu poi la causa del rigido assolutismo inaugurato da Luigi XIV, e che la nazione dopo tante delusioni e ...
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MEDICI, de'
Giovanni Battista Picotti
Famiglia fiorentina. Di origini oscure, doveva già avere non piccolo credito in Firenze, quando uno dei suoi membri, Bonagiunta, appare come testimone, in atti [...] mercantesca cingeva ora corona granducale (1569) e aveva poi (1691) titolo regio; in Firenze le ultime forme del governo repubblicano cadevano, lasciando il luogo a un illuminato assolutismo; la Toscana era pressoché tutta dominio dei M. e aveva dai ...
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POMBAL, Sebastião José de Carvalho e Mello, conte di Oeyras, marchese di
Angelo Ribeiro
Statista portoghese, nato a Lisbona il 13 maggio 1699, morto a Pombal l'8 maggio 1782. Seguì gli studî a Coimbra, [...] prendeva Sully a modello, è il più tipico fautore dell'assolutismo in Portogallo. È anzi, per il Portogallo del Settecento, per i nobili. Nel campo della finanza creò l'erario regio, centro della contabilità di tutto il denaro pubblico. José I ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] germinati ovunque in concorrenza fra loro e con il vertice regio. Fu un processo lento e irregolare di ricomposizione durato assolutismo monarchico ridusse via via il contenuto politico-giurisdizionale del feudo a profitto della burocrazia regia ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] : lo stile di vita che essi additano presuppone assolutamente il possesso di un solido patrimonio. Solo grazie a , XII, 1), pp. 133-140 (pp. 1-271).
157. A.S.V., Senato, Terra, reg. 28, cc. 92v-94v.
158. Ibid., f. 109, cc. n.n., "parte" del 20 ...
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La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] formazione del Regno lombardo-veneto, tuttavia l'assolutismo imperiale ne permeò la politica ecclesiastica. Cf al Patriarca - Morte al carnefice di Roma'". Lettera del reggente della regia questura di Venezia alla prefettura, 30 aprile 1869, in A.S ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] 1645 e il 1650, fu dotata infatti nel 1662 di uno statuto regio, e pur non ricevendo sovvenzioni dal re Carlo II, il suo primo ma non vi sono ragioni metafisiche che la determinino quale assolutamente vera.
Verso la fine degli anni Cinquanta del XVII ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] i credo e le pratiche religiosi del proprio sovrano (cuius regio, eius religio). Circa un secolo e mezzo dopo, in un’omelia, un vescovo cattolico ha paragonato Obama ai tiranni assolutisti del XIX e del XX secolo quali Clemenceau e Bismarck, ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...