Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Prima del 1789 nessuno pensa che possa scoppiare una rivoluzione, anche se alcuni [...] parlamenti, costituiscono un fermo baluardo contro l’assolutismo.
Nelle campagne l’attività dei coltivatori è gravata dei parlamenti e della nobiltà: il progetto di una decima regia del maresciallo Vauban (1705), il ventesimo introdotto nel 1749 dal ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento la Prussia si afferma come una delle grandi potenze del sistema [...] della sua arretratezza – è la grande importanza del demanio regio, che comprende in totale un quinto delle terre e delle intransigente difesa dell’assolutismo monarchico.
La tensione fra riformismo illuministico e assolutismo paternalistico emerge ...
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corte
Silvia Moretti
Lo specchio della monarchia assoluta
Con il termine corte si intende sia la residenza di un sovrano, sia il seguito di nobili, familiari, servitori e artisti che viveva con lui [...] del re
A partire dal Cinquecento le corti divengono uno dei principali strumenti di affermazione del potere regio e poi dell'assolutismo. Corte e governo dello Stato tuttavia non coincidono: anche se molti importanti ministri vivono presso il re ...
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Pufendorf, Samuel
Giurista e filosofo del diritto (Chemnitz, Sassonia, 1632 - Berlino 1694).
Le vicende biografiche
Studiò teologia protestante e diritto a Lipsia e nel 1657 filosofia a Jena, dove, [...] frattempo, veniva invitato, quale consigliere di Stato e storiografo regio, a Stoccolma, dove compose varie opere storiche, tra la soluzione auspicata da P. è quella di un assolutismo moderato. Utilizzando la teoria contrattualistica, P. giunge a ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] suo violento tono anticlericale aveva abbattuto il principio dell’investitura divina dell’autorità regia, in compenso offriva un’ampia giustificazione dell’assolutismo monarchico. Depositari unici della Ragione settecentesca erano i ‘filosofi’, ma al ...
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Uomo politico inglese (Londra 1593 - ivi 1641). Venne eletto due volte ai Comuni (1614 e 1628) nelle fila dell’opposizione; passò poi a sostenere il potere regio dopo che Carlo I aveva accettato la Petition [...] nella lotta per il consolidamento del potere parlamentare contro l'assolutismo monarchico; anzi, dopo l'accettazione da parte del re con vigore una politica volta a consolidare il potere regio e a controllare il parlamento. Membro del Consiglio ...
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Governatore inglese (Londra 1608 circa - Twickenham 1677); commissario regio per il Canada (1632), nominato governatore della Virginia nel 1641, si guadagnò grande popolarità con la repressione delle scorrerie [...] Cromwell. Reintegrato nella sua carica di governatore, al ritorno degli Stuart governò (1660-75) con criterî di assolutismo personale: assicuratosi il monopolio del commercio delle pellicce, rifiutò di fortificare la frontiera contro gli Indiani che ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] , era semplicemente l'immunità dei loro membri dall'assolutismo della corona. L'importanza della Magna Charta, come e complicato capitolo della storia del sec. XIV.
Il potere regio, saldamente tenuto da Edoardo I, fu il risultato della guerra ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] se contro gli stati Emanuele Filiberto affermò in pieno l'assolutismo monarchico, in altri istituti (senati, camere dei conti, doveva procurare la Savoia alla Francia e il Milanese col titolo regio a casa Savoia, ma il pugnale di Ravaillac (14 maggio ...
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TRIBUNALE (lat. tribunal, tribunale)
Emilio MAGALDI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Antonio SEGNI
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Agostino TESTO
Carlo ROCCATELLI
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La parola latina designa propriamente [...] autodifesa. Con ciò l'ufficio del giudice non è assolutamente escluso, potendo le parti essere d'accordo nel sottomettere della decisione (art. 472 seg. cod. proc. pen.; art. 261 seg. reg. gen. giud. del 14 dicembre 1865, n. 2641).
Bibl.: G. Marconi ...
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ugonotto
ugonòtto s. m. (f. -a) [dal fr. huguenot, che è dal ted. Eidgenosse «confederato» (nome di un partito di Ginevra nel 16° sec.), incrociato con il nome del capo del partito antisavoiardo Hugues Besançon]. – Appartenente al movimento...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...