Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] in alternativa una strategia possibile di alleanza con l’assolutismo in grado di svellere la centralità del privilegio, a partire dalle origini, che solo il riscatto tramite la politica avrebbe potuto invertire. Pure, egli apparve a uno dei più ...
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CALÀ ULLÒA, Pietro, duca di Lauria, marchese di Favale e Rotondella
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 15 febbr. 1801 da Giovanni Battista e Elena 0' Raredon, che ebbero dopo di lui Antonio e Girolamo, [...] Cesare) e De' fatti dell'ultima rivoluzione derivati da' giudizi politici del reame di Napoli (Napoli 1854, messa però in circolazione del conte d'Aquila tendenti a ripristinare di fatto l'assolutismo con un colpo di mano militare. Fallito ancora il ...
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censura
Marzia Ponso
Limitazioni della libertà di espressione
La censura è lo strumento di controllo con il quale il potere limita la libertà di espressione e la diffusione di informazioni, idee e opinioni, [...] assolute, che affermavano l'origine divina dell'autorità regia, perseguivano l'eresia e le deviazioni politiche come atti di tradimento.
Con il declino dell'assolutismo, anche la censura perse importanza. In Gran Bretagna, tra la prima e la seconda ...
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Insieme di legami personali e politici e poi sistema socioeconomico che caratterizzò l’Europa occidentale medievale. Le sue componenti fondamentali furono l’istituto del feudo e il vassallaggio (➔).
Le [...] sec. si affermò la tendenza al costituirsi di organizzazioni politiche più ampie (Stati di orientamento feudale, poiché non abolì i privilegi feudali, ma già prima l’assolutismo illuminato aveva avviato l’eversione dei feudi, incompatibili ...
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Con questa espressione inglese ("controllo e bilanciamento reciproco") si indica quell'insieme di meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i vari poteri all'interno di [...] c. and b. deriva dal principio della divisione dei poteri, realizzato in Inghilterra a partire dal 17° sec. e teorizzato da Montesquieu nello Spirito delle leggi (1748), il cui scopo è evitare l'assolutismo e salvaguardare la libertà dei cittadini. ...
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TRIBUNALE (lat. tribunal, tribunale)
Emilio MAGALDI
Ugo Enrico PAOLI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Antonio SEGNI
Giorgio BALLADORE PALLIERI
Agostino TESTO
Carlo ROCCATELLI
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La parola latina designa propriamente [...] autodifesa. Con ciò l'ufficio del giudice non è assolutamente escluso, potendo le parti essere d'accordo nel sottomettere Più complesso, e in più diretto contatto con le trasformazioni politiche, è l'ordinamento dei giudizî criminali. Anche qui il ...
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PATRIMONIO
Carmelo SCUTO
Francesco ROVELLI
Giovanni DEMARIA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Arturo Carlo JEMOLO
Emilio ALBERTARIO
(fr. patrimoine; sp. patrimonio; ted. Vermögen; ingl. patrimony).
Sommario. [...] Franciosa. Di recente, a opera della scuola di scienze politiche dell'università di Padova, si sono iniziate rilevazioni dirette della res privata, insieme con il livellamento che l'assolutismo porta fra tutte le istituzioni che in una o altra ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] Stato moderno sono intimamente connesse con quell'età dell'assolutismo che quasi dovunque, eccetto che in Inghilterra, , ciò di cui stiamo parlando è, in termini generali, un sistema politico in cui il governo in carica, per ampio che sia il suo ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] il gruppo di savi, che dominava la vita politica veneziana fin dalla metà degli anni '10, riuscisse 133.
251. Cf. Massimo Petrocchi, Il tramonto della Repubblica di Venezia e l'assolutismo illuminato, Venezia 1950.
252. Cf. sopra la n. 13.
253. Cf. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...]
31. Massimo Petrocchi, Il tramonto della Repubblica di Venezia e l'assolutismo illuminato, Venezia 1959, pp. 1-2, 4, 31, 197, .
117. Gian Donienico Brustolon, L'uomo di Stato ossia Trattato di politica, I-II, Venezia 1798: I, pp. XIX, XXIII, 41, ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...