CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] ". Capo sì, dice il C., ma con poteri assolutamente uguali a quelli degli altri apostoli, e come a Pietro e dolenti: "L'articolo della dottrina è interessante, anche solo politicamente per la quiete e sicurezza dello Stato, come, senza riandare ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] si opponesse da un lato ai nostalgici dell'assolutismo, dall'altro alla "fazione" rivoluzionaria e repubblicana , 526-28; S. Jacini ir., La crisi religiosa del Risorg.La politica ecclesiastica italiana da Villafrancaa Porta Pia, Bari 1938, pp. 120 s. ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] dello stato in cui giaceva allora l'Italia e dell'assolutismo dei troppi suoi governi; e le sue idee egli propose alla presidenza della Camera il L., che non aveva approvato la politica rattazziana e che, pur non essendo un seguace del governo, non ...
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BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] interamente all'"esclavage de piume et de parole".
La crisi politica dell'aprile fu così l'occasione non soltanto per il chiarimento (Rerum concordia discors), e che nel combattere l'assolutismo e nel "conservare viva la scintilla del patriottismo", ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] ’autonomia dell’arte nella sua complessità, liberandola dagli assolutismi. L’indagine privilegiava la storia della poesia pura, la scelta di non assecondare conversioni radicali né di tipo politico né di tipo culturale (alla maniera del “maestro” ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] donativi più cospicui. Affiorava così, nell'attività del viceré, un fiscalismo rivolto a rastrellare ricchezze, tipico della politica dell'assolutismo illuminato, e che ne costituiva anche uno dei limiti più pronunciati. Ora l'A., in preparazione del ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] ma edita, postuma, solo nel 1980), improntata a un assolutismo formalista. Ancora nel 1913 prese avvio la collaborazione a isolati interventi in: Pagine d'arte (1917), Rivista italiana politica letteraria & artistica (1918) e L'Italia che scrive ...
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DE FERRARI, Raffaele Luigi, duca di Galliera
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 6 luglio 1803, da Andrea e Livia Ignazia Pallavicino, aveva avuto il nome del nonno paterno, il quale nel biennio 1787-89 [...] marchese di Villamarina (B. Montale, Dall'assolutismo settecentesco alle libertà costituzionali, Roma 1973, , 427 s.; R. P. Coppini, L. G. de Cambray Digny tra affarismo e politica (1865-1869), in Rass. stor. del Risorgimento, LVII (1970), p. 208; R. ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] abbia immaginata giammai". Il sincero apprezzamento dell'assolutismo illuminato asburgico rappresenta la chiave di volta , tuttavia, non se ne presero, forse perché l'impegno politico del redattore veniva a stemperarsi in una quantità di opere di ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] ingombranti, si guardò bene dal richiamarlo, ma nell'ambito di una politica di economie per risanare le finanze dello Stato ridusse la pensione lo considerò una sorta di patetico difensore dell'assolutismo e dei vecchi e tramontati ideali feudali e ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...