FEDERICI, Francesco
Toni Iermano
Nacque a Pietrastornina (ora in prov. di Avellino) nel 1739 dal marchese Emanuele e da Gelsomina Minucci.
Di antica origine genovese, la famiglia Federici aveva ottenuto [...] in Francia proprio nei momenti cruciali della Rivoluzione dovette certamente condizionare le sue idee politiche ed incrinare la sua fedeltà all'assolutismo monarchico. D'altronde, nei primissimi anni Novanta le idee rivoluzionarie d'Oltralpe erano ...
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BUSACCA, Raffaele
Francesco Brancato
Nacque a Palermo da Giacomo, marchese di Gallidoro, e da Rosalia Costantino il 10 genn. 1810. Compiuti i primi studi nella città natia presso i padri dell'oratorio [...] espressi nella Introduzione da lui premessa alla Filosofia politica di lord Henry Brougham, che, tradotta da Paolo Emiliani Giudici, fu pubblicata nel 1850 a Firenze in due volumi. Condannando l'assolutismo come quello che, accentrando in uno solo il ...
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DE CAPRARIIS, Vittorio
Tarcisio Amato
Nacque a Napoli il 3 sett. 1924 da Filippo e da Anna de Sapia, famiglia di borghesia professionista originaria di Atripalda, nella provincia di Avellino.
Accostatosi [...] sul problema dei "libertini" in genere, teorizzanti dapprima libertà di pensiero ed assolutismo statale, per giungere più tardi quasi alle soglie della stessa libertà politica.
Frutto maturo ed assai cospicuo di questo in apparenza ordine sparso di ...
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GAMBUZZI, Carlo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 26 ag. 1837 da Pasquale e Maria Carolina Landolfi. Il padre, direttore della fabbrica dei tabacchi napoletana, volle che i gesuiti lo educassero [...] nel "santo timore di Dio", ma egli mostrò sin da giovane una forte passione per la politica e una ferma opposizione all'assolutismo borbonico. Insieme con G. Lazzaro, P. Lacava, G. Roviello e A. Rizzo, fu infatti nel 1857 fra gli organizzatori della ...
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DRUENT, Giacinto Antonio Ottavio Provana signore di
Paola Briante
Discendente di un ramo della famiglia Provana particolarmente illustre, quella dei signori di Leinì, nacque a Torino il 17 dic. 1652 [...] 'Orléans e il duca di Savoia. Da astuto politico il Pianezza intravide in ciò il segnale di una , p. 44; S. J. Woolf, Studi sulla nobiltà piemontese nell'epoca dell'assolutismo, in Mem. dell'Acc. delle scienze di Torino, classe di scienze morali, stor ...
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GRANERI, Pietro Giuseppe
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 26 nov. 1730, da Pietro Nicola (n. 1678) e Maria Anna Tarquinio. Il padre era fratello minore di Maurizio Ignazio; la madre apparteneva a [...] , in Id., Le avventure di uno Stato ben amministrato. Storiografia e politica nel Piemonte settecentesco, Torino 1989, pp. 177 s., 198; Id., Gli strumenti dell'assolutismo sabaudo: segreteria di Stato e Consiglio delle finanze nel XVIII secolo, in ...
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FAÀ DI BRUNO, Antonino (talvolta Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 10 nov. 1762 da Carlo, marchese di Bruno e conte di Carentino, e da Angiola (o Angelica) Beccaria Incisa Grattarola [...] sua rinuncia. Dunque il Dani, ultrareazionario e sostenitore dell'assolutismo regio, prese a reggere la diocesi spalleggiato dal capitolo e bisogna però dare a queste generiche aspirazioni un valore politico, perché, dopo i primi tempi che videro ...
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CAPECE GALEOTA, Fabio
Carla Russo
Nacque a Napoli nel 1572, in un'antica famiglia patrizia napoletana, aggregata al seggio di Capuana. Si dedicò agli studi di giurisprudenza, avendo come maestro, tra [...] per dovere di ufficio e perché al rafforzamento dell'assolutismo regio erano legate le loro fortune. Ciò non ., XI (1959), pp. 34-39; R. Colapietra, Vita pubblica e classi politiche del viceregno napoletano (1656-1734), Roma 1961, p. 10; R. Villari, ...
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CREMANI, Luigi
Paola Balestreri
Nacque ad Arezzo il 17 febbr. 1748 da Cosimo, cancelliere maggiore, e Alessandra Stefani. Compì gli studi di giurisprudenza all'università di Pisa, dove ebbe come maestri [...] Pavia, nell'atmosfera pacata e protetta dell'assolutismo illuminato giuseppino, egli ebbe modo di entrare in confronto dei duri e a volte esagerati giudizi che sulla sua attività politica dettero gli storici, e in particolare lo Zobi.
Nel primo dei ...
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FILOMARINO, Clemente
Toni Iermano
Nato a Napoli da Pasquale, quarto duca della Torre, e da Maddalena Rospigliosi il 6 apr. 1755, fu mandato a studiare presso il collegio "Nazareno" di Roma, dove ebbe [...] di riformatorí che progressivamente si allontanava dall'assolutismo paternalistico della monarchia borbonica. Anche gli arcadi , s.n.t.), a indicare la sua vicinanza alla politica delle riforme pubblicava un volume di Sonetti dedicandoli al marchese ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...