CARLO EMANUELE III di Savoia, re di Sardegna
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 27 apr. 1701, figlio minore di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia. Secondogenito, e perciò non destinato a regnare, [...] trattative per conseguire precisi obiettivi di interesse patrimoniale e fiscale, considerati assolutamente preminenti su ogni altro motivo di politica ecclesiastica, conforme alla natura eminentemente conservatrice ed empirica del giurisdizionalismo ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] posto ad un nuovo obiettivo politico, la riforma della monarchia, sollecitata sia dagli ugonotti sia dai "malcontents" che su questo punto si trovarono sostanzialmente d'accordo. Nei loro attacchi contro l'assolutismo della Corona, la persona della ...
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ottomano, impero
Stato turco musulmano durato dal 1300 ca. al 1922. «Ottomano» deriva dal turco osmanlï «appartenente a Osman», dal nome di Osman I Ghazi, fondatore della dinastia ottomana e dello Stato. [...] (1699-1702), Mustafà Daltaban e altri cercarono di sviluppare piani politici per ricuperare le province perdute. Nel 1709 il sovrano di 1876 e governava coi metodi del più rigido assolutismo. Egli era sostenuto dall’elemento conservatore e cercava ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] evitare che nella Chiesa prevalesse l'assolutismo papale. Ma fatta questa concessione, , Da un manoscritto del Bonghi. Nota letta alla R. Accad. di scienze morali e politiche..., Napoli 1896 (ora in Rimpianti, pp. 60-73);F. Cipolla, Le Stresiane di ...
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Comune italiano
Enrico Artifoni
All'aprirsi del sec. XIII il mondo comunale italiano continua ad essere fortemente segnato dalle caratteristiche che avevano guidato la sua stessa origine. È utile seguire [...] che faceva capo a Milano, è l'esempio più chiaro di questa politica: nel 1213, nel 1219 e nel 1226 il sovrano conferma i privilegi per lo più usando la categoria schematica dell''assolutismo', il progetto mostra un'ispirazione di governo opposta ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] ad una logica, che era pur sempre quella dell'assolutismo, in funzione del rafforzamento ad ogni costo del fare qualcosa di serio. E il C. smise.
Per quanto riguarda la politica estera, vi si può scorgere una continuità di indirizzo con l'azione ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] di ogni speranza di riforma da attuarsi in un regime di assolutismo illuminato.
Si sa poco degli anni della vita del F Convegno); I saggi politicidi Mario Pagano ed il loro tempo, in Il Pensiero politico, XXVIII (1995), 1, pp. 17-58, e I filosofi e la ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] si opponesse da un lato ai nostalgici dell'assolutismo, dall'altro alla "fazione" rivoluzionaria e repubblicana , 526-28; S. Jacini ir., La crisi religiosa del Risorg.La politica ecclesiastica italiana da Villafrancaa Porta Pia, Bari 1938, pp. 120 s. ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] dello stato in cui giaceva allora l'Italia e dell'assolutismo dei troppi suoi governi; e le sue idee egli propose alla presidenza della Camera il L., che non aveva approvato la politica rattazziana e che, pur non essendo un seguace del governo, non ...
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AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] donativi più cospicui. Affiorava così, nell'attività del viceré, un fiscalismo rivolto a rastrellare ricchezze, tipico della politica dell'assolutismo illuminato, e che ne costituiva anche uno dei limiti più pronunciati. Ora l'A., in preparazione del ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...