Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] condotte da Mario e da L. Cornelio Silla, generale e uomo politico aristocratico che si era già segnalato nella guerra di Giugurta. Alla fine della concezione imperiale, nella quale all’assolutismo derivato dalle filosofie sorte nel mondo ellenistico ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Controriforma e sul versante orientale. Il particolarismo dei piccoli Stati ostacolava ogni principio di unità politica: l’unico elemento comune rimaneva l’assolutismo del dominio principesco. La seconda metà del 17° sec. vide nondimeno l’ascesa del ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] in mano il potere effettivo nel 1661, Luigi XIV portò alla sua massima espressione la politica dei grandi ministri e pose l’assolutismo anche a base della politica religiosa: combatté i protestanti (revoca dell’editto di Nantes, 1685) e i giansenisti ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] la battaglia di Azio (31 a.C.), a conclusione della crisi politica e sociale attraversata da Roma, Ottaviano fonda l’impero (27 Generali. Dal 1625 sotto Luigi XIII si sviluppa l’assolutismo regio per opera del cardinale Richelieu.
1618-48: guerra ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e la sconfitta comportarono anche la fine dell’assolutismo reale. Nel 1719 il Riksdag rifiutò di il suo tranquillo regno durò sino al 1844.
Avanzate riforme liberali in politica interna e in economia furono introdotte da Oscar I (1844-59), ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] è l’apogeo del potere politico ebraico, che si estende alla Palestina e a parte della Siria. Il successore Salomone (960-922 a. C.) mantenne questo potere, ma la forte pressione fiscale, l’accentuarsi dell’assolutismo regio, la decadenza religiosa ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] , storiche e filosofiche. Nel 1782 M. pubblicò il suo credo politico, il saggio Des lettres de cachet et des prison d'État, quali non si allontanò più: troppi gli abusi dell'assolutismo e degli ordini privilegiati; l'organismo dello stato era ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] sempre più saldamente con la sua missione di campione del cattolicesimo, e l'assolutismo si sposò alla più fanatica intolleranza religiosa. La rivolta politico-religiosa delle Fiandre, sostenuta dall'Inghilterra, nonché dalla Francia che sperava di ...
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Anarchico russo (Torjok, Tver´, 1814 - Berna 1876). Elaborò la sua teoria della rivoluzione basata sull'individuazione dello Stato come principale strumento dell'oppressione di classe e, quindi, come principale [...] di comunanza di beni, di salario unico, di lotta contro l'assolutismo, di intesa fra i democratici di ogni nazionalità. Imprigionato, poi marxiana della necessità della fondazione di un partito politico dei lavoratori, che sarebbe stato, secondo B., ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] Re Cattolici, con esito negativo). Giovanni II instaurò l’assolutismo regio ma, sotto il regno di Sebastiano (1557- in P. costrinsero l’usurpatore ad abbandonare il potere. La vita politica sotto gli ultimi re della casa di Braganza, Maria II (1833- ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...