Commonwealth
Bruno Bongiovanni
Il 'bene comune' delle ex-colonie britanniche
Commonwealth fu detto lo Stato britannico nel 17° secolo, al tempo di Oliver Cromwell. Ma, soprattutto, il termine è stato [...] di Oliver Cromwell si volle infatti porre fine all'assolutismo monarchico, proclamando la Repubblica ‒ il Commonwealth, per unicamente il coordinamento e la mutua assistenza in ambito politico, economico e culturale. Le decisioni collettive non erano ...
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Cromwell, Oliver
Massimo L. Salvadori
Il ferreo costruttore dell'Inghilterra moderna
Nell'Inghilterra del Seicento Oliver Cromwell fu l'artefice della sconfitta dell'assolutismo monarchico e pose le [...] e il 1648 alla totale disfatta dei cavalieri del re. Intransigente capo politico e religioso e geniale stratega militare, egli si oppose non solo all'assolutismo monarchico, ma anche alle correnti radicali sviluppatesi nelle file rivoluzionarie, le ...
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carlismo
Movimento politico spagnolo conservatore che riunì i partigiani di don Carlos di Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, [...] 1833, la guerra, svoltasi con dirette interferenze nella politica europea (quadruplice alleanza, del 1834) e in ), che segnò la sconfitta dei carlisti, fautori dell’assolutismo monarchico più intransigente e di una stretta collaborazione con ...
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Bonald, Louis-Gabriel-Ambroise visconte de
Politico e filosofo francese (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754-Parigi 1840). Membro dell’Assemblea per il dipartimento dell’Aveyron nel 1790, [...] in Francia nel 1797. La sua iniziale simpatia per Napoleone scemò a causa della politica ecclesiastica dell’imperatore. Dopo il 1815, B. difese la causa dell’assolutismo nel Conservateur e nel Défenseur, da lui fondato col Lamennais. Accademico di ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] (1628-60 e 1688-89) che segnarono la fine dell’assolutismo monarchico in Inghilterra. Di grande significato fu poi la R. ondata di r., che ebbero un carattere prevalentemente politico-sociale in Francia e un carattere invece soprattutto nazionale ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] impedì una vera e propria esclusione dei nobili dalla lotta politica. Vicini ai membri di questa n. magnatizia erano i da prestare.
Età moderna
In Francia, con l’affermarsi dell’assolutismo monarchico, acquistò sempre maggior forza (17° sec.) la n ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Scozia: la storia del calvinismo si intrecciò a lunghe lotte politiche, di cui i momenti salienti sono rappresentati dalle guerre di in polemica con Roma, ha contribuito a rafforzare l’assolutismo dei principi e con ciò ha dato una potente spinta ...
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asbùrgico, Impèro Con la denominazione I.a. si fa riferimento al complesso e articolato dominio imperiale che la dinastia degli Asburgo esercitò per secoli in Europa, dapprima alla guida del Sacro romano [...] sec.). L'I.a. giocò un ruolo decisivo nella politica europea dell'età moderna e contemporanea, ma fu progressivamente I.a. divenne peraltro uno dei centri propulsori dell'assolutismo riformatore e conobbe un intenso processo di modernizzazione. Con ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1711 - ivi 1794). Rappresentante dell'assolutismo illuminato, fu ambasciatore a Parigi (1750-53) e cancelliere di Stato (1753). Diventato l'arbitro della politica estera [...] , con l'intento di rafforzare in ogni modo la capacità economica e finanziaria, presupposto di una salda struttura politica. Diresse la politica estera per quasi quarant'anni, fino al 1792. Rimase sempre fedele al suo programma di avversione costante ...
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ugonotti Protestanti francesi nelle lotte di religione dei sec. 16° e 17°; il nome deriva dalla parola tedesca Eidgenossen («congiurato o confederato»).
La loro persecuzione ebbe inizio nel 1534, in seguito [...] Corona), gli u., facendo propri gli ideali calvinisti di riforma religiosa ed etico-politica, combatterono per restaurare le libertà feudali contro l’assolutismo regio, fondandosi non solo sugli interessi di alcune famiglie aristocratiche e di vasti ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...