SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] l'aspetto di rivoluzioni religiose e guerre di religione divennero quelle di preponderanza.
L'intolleranza religiosa e l'assolutismopolitico, se erano stati sopportati in Italia, dove la dominazione spagnola o era di vecchia data o era sostenuta ...
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Legislazione e codificazione
Natalino Irti
La codificazione come forma storica di legislazione
La codificazione è una forma storica di legislazione. L'esperienza dei codici europei presuppone non soltanto [...] storica (v. Wieacker, 1972², tr. it., pp. 493 ss.; v. Fassò, 1970, vol. III, pp. 19 e 25). L'assolutismopolitico, eretto sulle rovine della feudalità e dei corpi intermedi, si congiunge al razionalismo filosofico e scientifico: lo Stato riposa su ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] , com'è noto, la reazione dei coloni americani. Non è nello stesso tempo moderna nel senso dell'assolutismopolitico continentale, perché quel Parlamento ben difficilmente diverrà sovrano nel senso della 'persona morale' di Hobbes e di Rousseau ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] storico è in realtà paradossale) che quell’assolutismo giuridico, sicuramente consentaneo all’assolutismopolitico come efficace instrumentum regni, proprio con la sconfitta dell’assolutismopolitico abbia trovato più compiuta attuazione, sia pure ...
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BELLONE, Giovanni Antonio
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Nacque a Torino, come attesta il frontespizio del suo De iure accrescendi, probabilmente negli ultimi due decenni del sec. XVI, da Cristoforo, di famiglia originaria di [...] a promuovere una viva tematica giuridica tale da farsi per questa via interprete dei problemi istituzionali dell'assolutismopolitico. Accanto a posizioni interpretative nuova (si vedano per esempio a p. 22 le considerazioni riguardanti la "antiquata ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] all’affermarsi del movimento di opposizione all’assolutismo – culminato nelle rivoluzioni americana e francese il d. divenne l’anello di congiunzione tra la morale e la politica: il fine ultimo dello Stato consiste nel garantire, con l’emanazione di ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] dello S. di Locke, quella che fa del suo pensiero politico un pensiero politico liberale, è che questo S. non ha in sé il moderno-borghese e si trasforma anche in polemica contro l’assolutismo livellatore in favore dello S. articolato nei ceti e ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] condotte da Mario e da L. Cornelio Silla, generale e uomo politico aristocratico che si era già segnalato nella guerra di Giugurta. Alla fine della concezione imperiale, nella quale all’assolutismo derivato dalle filosofie sorte nel mondo ellenistico ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] è l’apogeo del potere politico ebraico, che si estende alla Palestina e a parte della Siria. Il successore Salomone (960-922 a. C.) mantenne questo potere, ma la forte pressione fiscale, l’accentuarsi dell’assolutismo regio, la decadenza religiosa ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] originario del p. costituente della nazione all’assolutismo monarchico.
Il più grande teorico novecentesco del può distinguere, in questo senso, fra una concezione elitista del p. politico, secondo la quale il p. è una risorsa finita che si concentra ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...