FRASCOLLA, Bernardino Maria
Toni Iermano
Nacque ad Andria, in Terra di Bari, il 2 luglio 1811 da Raffaele e Isabella Urso, in una famiglia agiata. Dalla primavera del 1820 frequentò il locale seminario, [...] poté usufruire dell'amnistia concessa ai detenuti per motivi politici non gravi e ritornò libero. In ogni caso gli e rivoluzione unitaria nel Mezzogiorno. L'episcopato meridionale dall'assolutismo borbonico allo Stato borghese (1860-1861), Roma 1979, ...
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PARETO, Agostino
Stefano Tabacchi
– Nacque a Genova il 5 ottobre 1773, terzo figlio di Lorenzo Antonio e Angela Balbi. La famiglia paterna era di recente nobiltà, originaria della Fontanabuona, ascritta [...] ; all’inizio del 1798, Pareto si appartò dalla vita politica.
Dopo la reazione austriaca, che portò a una breve Genova. Con la fine dei moti e l’affermazione dell’assolutismo di Carlo Felice, si estraniò definitivamente dalla vita pubblica.
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GEREMICCA, Alberto
Amedeo Osti Guerrazzi
Nacque a Napoli il 1° ott. 1863. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università partenopea, allora dominata dalla figura e dall'insegnamento [...] parlamentare tradizionale con un metodo che consentisse la diretta rappresentanza politica degli interessi economici, ritenendo di riuscire a mettere fine così "all'assolutismo, all'intolleranza, all'incompetenza, alla corruzione, a tutti i difetti ...
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AYALA, Sebastiano d'
Giuseppe Nuzzo
Nato di nobile famiglia a Castrogiovanni in Sicilia il 28 febbr. 1744, entrò giovanissimo, nel 1759, nella Compagnia di Gesù. Compiuti gli studi a Palermo, fu mandato [...] sbocco costituzionale e liberale. L'esperienza inglese infatti non poteva valere per la realtà politico-sociale dell'Europa continentale, nella quale il vecchio assolutismo (senza "lumi", s'intende), più o meno temperato dai corpi intermedi a seconda ...
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DE RIN, Nicolò
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 4 ag. 1814 da Bartolomeo, impiegato e piccolo possidente, e da Vittoria Cociancich, già vedova di un altro De Rin. Perso a dieci anni il padre, fu [...] di chiedere al governo l'istituzione a Trieste d'una facoltà politico-legale in lingua italiana, in via provvisoria, dato lo stato
Dopo la sconfitta del 1859 l'Austria rinunciò all'assolutismo per costituzionalizzarsi. A Trieste, da dove era partito ...
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PIAZZA, Giulio
Stefano Tabacchi
PIAZZA, Giulio. – Nacque a Forlì il 13 marzo 1663 da Francesco e Francesca Savorelli. Apparteneva a un’importante famiglia nobile dell’area emiliano-romagnola, presente [...] . 111 s.; L. von Pastor, Storia dei papi nel periodo dell’assolutismo, XV, Roma 1933, ad ind.; H. Kramer, Habsburg und Rom Ceyssens, Innocent XII et le jansénisme, in Riforme, religione e politica durante il pontificato di Innocenzo XII, a cura di B. ...
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MADRISIO, Niccolò
Rudj Gorian
Nacque a Udine il 26 genn. 1656 dal conte Stefano (del ramo di Fagagna) e da Caterina Fabrizio.
Dopo essersi laureato in filosofia e in medicina a Padova, esercitò per [...] del M., Giovanni Francesco Madrisio. Il peso intellettuale e politico del M. si accrebbe con l'ingresso nell'Accademia degli , senza nascondere la propria incondizionata ammirazione per l'assolutismo di Luigi XIV. Sotto il profilo letterario, la ...
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LOPEZ Y ROYO, Filippo
Raffaele Pittella
Nacque il 26 maggio 1728 a Monteroni (oggi Monteroni di Lecce), "terra" da tempo sottoposta alla giurisdizione feudale della sua famiglia, dal duca Antonio e [...] di rotta della Corona rispetto all'assolutismo riformatore, consequenziale all'indebolimento dello Firrao, dopo due giorni il L., esonerato dai suoi impegni politici, si imbarcò per Napoli, allontanandosi così definitivamente dall'isola nonostante ...
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PITTONI , Valentino
Andrea Gobet
PITTONI (Tosoni Pittoni), Valentino. – Nacque a Brazzano, frazione di Cormons, nel territorio austriaco dell’Impero, il 28 maggio 1872, figlio del rappresentante di [...] ’Italia nel conflitto rappresentarono un duro colpo per gli ideali politici di Pittoni, per il quale si aprì un periodo di divenuto il simbolo della protesta contro la guerra e l’assolutismo imperiale. Alla metà del 1917, allorché riaprì il Parlamento ...
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GIANDEMARIA (Zandemaria), Francesco
Dario Busolini
Nacque a Parma nel 1649, secondo figlio maschio del marchese Papiniano (II) e di Giulia Pallavicini.
Morto il padre nel 1650, a seguito della scelta [...] , con i consueti scambi di doni.
Nel diario il G. tentò un'analisi politica del viaggio, lodando l'assolutismo di Luigi XIV, la sua forza militare e la politica estera della Francia, capace di imporre a tutta l'Europa, eccetto l'Inghilterra, le ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...