CIMELLA (Cimié, Cimier, Cimiero), Benedetto Andreis conte di
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Santo Stefano dì Nizza il 22 nov. 1786 da Giuseppe Maria e da Adelaide Cortina di Malgrà. Laureato in legge [...] cui egli rinunciando all'idea di un proprio impegno nella politica attiva così si esprime: "si je me mets aux , I, Bari 1971, pp. 391, 395, 787; B. Montale, Dall'assolutismo settecentesco..., Eman. Pes di Villamarina, Roma 1973, pp. 111 ss.; F. ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente di nazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] . Appassionatosi ai temi della lotta contro l'assolutismo, dell'indipendenza e della nazionalità, il G morale", proclamava il G. (p. 48) respingendo con forza opzioni politiche come il papismo o sociali come il comunismo.
Accolto con sufficienza dai ...
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CADANA, Salvatore
Valerio Castronovo
Originario di Ceva (ignota è la data di nascita), entrò giovanissimo nell'Ordine dei minori conventuali segnalandosi nel 1636 con la pubblicazione a Mondovì di un [...] in Torino, Casale Monferrato 1931, pp. 146-47, 150-51; T. Bozza, Scrittori politici italiani dal 1550 al 1650, Roma 1949, pp. 184-85, 195, 197; L. Bufferetti, Assolutismo e mercantilismo nel Piemonte di Carlo Emanuele II (1663-1675), in Mem. dell'Acc ...
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CASTELLALFERO, Paolo Giovacchino Carlo Luigi Amico conte di
Vladimiro Sperber
Figlio del conte Bartolomeo, di ricchissima famiglia nobilitata soltanto nel secolo precedente, e di Felicita Saluzzo di [...] L. Bulferetti, I piemontesi più ricchi negli ultimi cento anni dell'assolutismo sabaudo, in St. stor. in onore di G. Volpe, 1866, pp. 131-41; e A. Simioni Le origini del Risorgimento politico dell'Italia merid., Messina-Roma 1925, pp. 422 e n. 79 ...
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DEL GIUDICE, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 4 nov. 1816 a San Gregorio d'Alife in provincia di Terra di Lavoro (odierna San Gregorio Matese, provincia di Caserta), da Giuseppe, proprietario terriero, [...] in contatto con gli ambienti liberali che avversavano l'assolutismo di Ferdinando II e aspiravano a un radicale cambiamento. anche la mancanza di una certezza d'indirizzo nella politica amministrativa. Perciò nei suoi rapporti al governo centrale ...
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FRASCOLLA, Bernardino Maria
Toni Iermano
Nacque ad Andria, in Terra di Bari, il 2 luglio 1811 da Raffaele e Isabella Urso, in una famiglia agiata. Dalla primavera del 1820 frequentò il locale seminario, [...] poté usufruire dell'amnistia concessa ai detenuti per motivi politici non gravi e ritornò libero. In ogni caso gli e rivoluzione unitaria nel Mezzogiorno. L'episcopato meridionale dall'assolutismo borbonico allo Stato borghese (1860-1861), Roma 1979, ...
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PARETO, Agostino
Stefano Tabacchi
– Nacque a Genova il 5 ottobre 1773, terzo figlio di Lorenzo Antonio e Angela Balbi. La famiglia paterna era di recente nobiltà, originaria della Fontanabuona, ascritta [...] ; all’inizio del 1798, Pareto si appartò dalla vita politica.
Dopo la reazione austriaca, che portò a una breve Genova. Con la fine dei moti e l’affermazione dell’assolutismo di Carlo Felice, si estraniò definitivamente dalla vita pubblica.
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GEREMICCA, Alberto
Amedeo Osti Guerrazzi
Nacque a Napoli il 1° ott. 1863. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l'Università partenopea, allora dominata dalla figura e dall'insegnamento [...] parlamentare tradizionale con un metodo che consentisse la diretta rappresentanza politica degli interessi economici, ritenendo di riuscire a mettere fine così "all'assolutismo, all'intolleranza, all'incompetenza, alla corruzione, a tutti i difetti ...
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AYALA, Sebastiano d'
Giuseppe Nuzzo
Nato di nobile famiglia a Castrogiovanni in Sicilia il 28 febbr. 1744, entrò giovanissimo, nel 1759, nella Compagnia di Gesù. Compiuti gli studi a Palermo, fu mandato [...] sbocco costituzionale e liberale. L'esperienza inglese infatti non poteva valere per la realtà politico-sociale dell'Europa continentale, nella quale il vecchio assolutismo (senza "lumi", s'intende), più o meno temperato dai corpi intermedi a seconda ...
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DE RIN, Nicolò
Sergio Cella
Nacque a Capodistria il 4 ag. 1814 da Bartolomeo, impiegato e piccolo possidente, e da Vittoria Cociancich, già vedova di un altro De Rin. Perso a dieci anni il padre, fu [...] di chiedere al governo l'istituzione a Trieste d'una facoltà politico-legale in lingua italiana, in via provvisoria, dato lo stato
Dopo la sconfitta del 1859 l'Austria rinunciò all'assolutismo per costituzionalizzarsi. A Trieste, da dove era partito ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...