PICCOLOMINI, Alfonso II
Elisa Novi Chavarria
PICCOLOMINI, Alfonso II. – Nacque con ogni probabilità a Napoli il 10 marzo 1499 da Alfonso I, duca d’Amalfi, e Giovanna d’Aragona.
Era stato suo nonno, [...]
A Napoli Piccolomini dovette fare i conti con il rafforzarsi dell’assolutismo del viceré de Toledo e la politica da questi avviata di disciplinamento e ridimensionamento del peso politico e militare delle grandi casate aristocratiche come la sua. Ma ...
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Enrico VIII, re d'Inghilterra
Silvia Moretti
Il re che si mise a capo della Chiesa inglese
Nel 1534 il re d'Inghilterra Enrico VIII uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui [...] dello Stato.
In questo modo il potere politico del sovrano si rafforzava. Nello stesso tempo rinsaldava il sentimento di unità e indipendenza nazionale inglese e si apriva la strada all'assolutismo regio che alcuni decenni più tardi troverà nella ...
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Cromwell, Oliver
Massimo L. Salvadori
Il ferreo costruttore dell'Inghilterra moderna
Nell'Inghilterra del Seicento Oliver Cromwell fu l'artefice della sconfitta dell'assolutismo monarchico e pose le [...] e il 1648 alla totale disfatta dei cavalieri del re. Intransigente capo politico e religioso e geniale stratega militare, egli si oppose non solo all'assolutismo monarchico, ma anche alle correnti radicali sviluppatesi nelle file rivoluzionarie, le ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] ; già maturavano infatti in S. i concetti di assolutismo illuminato che non potevano renderlo accetto al dispotico Caligola. Afranio Burro, cercò di sostenere e di guidare la politica del giovane imperatore, sottraendolo alla tutela di Agrippina; ma ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1711 - ivi 1794). Rappresentante dell'assolutismo illuminato, fu ambasciatore a Parigi (1750-53) e cancelliere di Stato (1753). Diventato l'arbitro della politica estera [...] , con l'intento di rafforzare in ogni modo la capacità economica e finanziaria, presupposto di una salda struttura politica. Diresse la politica estera per quasi quarant'anni, fino al 1792. Rimase sempre fedele al suo programma di avversione costante ...
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Uomo politico inglese (Londra 1593 - ivi 1641). Venne eletto due volte ai Comuni (1614 e 1628) nelle fila dell’opposizione; passò poi a sostenere il potere regio dopo che Carlo I aveva accettato la Petition [...] 1628), si batté contro gli abusi e le illegalità della politica di Carlo. Tuttavia, non seguì Sir J. Eliot (v.) nella lotta per il consolidamento del potere parlamentare contro l'assolutismo monarchico; anzi, dopo l'accettazione da parte del re della ...
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Storico ed economista inglese (Calcutta 1880 - Londra 1962). Fu tra i capi intellettuali del laburismo ed esercitò influenza vastissima anche per la sua attività (1905-47) nella Workers' educational association. [...] conseguente etica più che nelle dottrine protestanti, ha raffigurato nel suo completo svolgimento, politico, economico e morale, la società inglese nell'epoca dell'assolutismo e del sorgere del capitalismo. Tra le sue opere: The agrarian problem in ...
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Uomo politico ed erudito spagnolo (Pamplona 1806 - Genova 1870). Liberale, combatté (1823) contro le truppe francesi inviate in Spagna a restaurare l'assolutismo monarchico e poco dopo fu costretto all'esilio. [...] Ritornato in patria per l'amnistia di Maria Cristina, fu per alcuni mesi (1835) direttore del giornale El Catalán e partecipò al fronte progressista, contro i carlisti e l'Espartero; dopo la rivoluzione ...
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Storico ed economista (Termini Imerese 1778 - Palermo 1837). Alunno dell'economista P. Balsamo, fu un convinto fautore della riforma costituzionale di ispirazione britannica del 1812 e membro del parlamento [...] isolano. Il trionfo dell'assolutismo e la fine dell'indipendenza siciliana (1815-16) lo portarono a una decisa posizione antinapoletana e autonomistica (Saggio storico e politico della costituzione del regno di Sicilia, 1822 circa; pubbl. 1847). ...
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Uomo politico e storico ungherese (Berzevicze 1853 - Budapest 1936); dal 1903 al 1905 ministro dell'Istruzione, per due volte (1895, 1910) presidente della Camera dei deputati e (dal 1905) presidente dell'Accademia [...] scritto notevoli opere di storia (Beatrix királyné "La regina Beatrice", 1908; Az abszolutizmus kora Magyarországon "L'epoca dell'assolutismo in Ungheria", 4 voll., 1921-37) e di storia dell'arte (A Cinquecento szobrászata és festészete "La scultura ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...