MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] un’intensa attività come editorialista per Il Mulino e come commentatore politico (in RAI e per i quotidiani Il Resto del Carlino e essenzialmente a tre sfide: nel Settecento l’assolutismo, ossia la compiuta razionalizzazione dello Stato moderno ...
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CARLO EMANUELE II, duca di Savoia
Valerio Castronovo
Nacque a Torino il 20 giugno 1634, secondogenito di Vittorio Amedeo I e di Cristina di Borbone, sorella di Luigi XIII. Successo al padre (dopo la [...] basso o a condizioni comunque svantaggiose per il fisco, si inserirono in un indirizzo politico più generale, tendente a rafforzare l'assolutismo principesco e ad avviare un programma di intervento spiccatamente mercantilista.
In questa prospettiva C ...
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FILANGIERI, Carlo
Renata De Lorenzo
Nacque il 10 maggio 1784 a Cava de' Tirreni (Salerno) da Gaetano, noto giurista illuminista, e da Caterina Frendel, nobile ungherese, chiamata a Napoli dalla regina [...] rinnovamento dei primi anni del regno, che comportava il recupero alla vita politica di molti ex murattiani, il F. era stato richiamato a corte costituzionale, era e restava ministro di assolutismo, intimamente assolutista...", per il suo ritenere la ...
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CIBO, Alderano
Enrico Stumpo
Nacque a Genova il 16 luglio del 1613 da Carlo I Cibo Malaspina, duca di Massa, e da Brigida di Giannettino Spinola. Mentre il primogenito Alberico veniva educato per succedere [...] il suo ufficio, infatti, la S. Sede si trovò a fronteggiare, sia nel campo della politica estera sia in quello della difesa dei suoi diritti contro l'assolutismo di Luigi XIV, momenti assai gravi, data la fermezza e il carattere risoluto di Innocenzo ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] dato nessun segno di vita, di non aver tentato assolutamente nulla a Napoli mentre a Sanza l'esercito reprimeva , I (1974), pp. 14-17, 22-25, 29-34, 44-47; G. Asproni, Diario politico 1855-1876, a cura di C. Sole - T. Orrù, I-VI, Milano 1974-83, ad ...
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CONFALONIERI, Federico
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 6 ott. 1785 da Vitaliano, di famiglia comitale assai facoltosa per le estese proprietà terriere, e da Antonia dei marchesi Casnedi. L'11 ottobre [...] dei suoi sentimenti antibonapartiani; non tollerava l'assolutismo dell'imperatore ed il fatto che l' . 371 s.; II, ibid. 1958, pp. 35, 125 s.; G. Salvemini, Ipartiti polit. milanesi nel sec. XIX, in Scritti sul Risorg., a cura di P. Pieri-C. Pischedda ...
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FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] turbamento nell'ordine pubblico generato dalla fine dell'assolutismo e, soprattutto, dalla mancata adesione e di Castro, non avrebbe più fatto parlare di sé né sul piano politico, né su quello privato. Ospitato in un primo momento dal cognato in ...
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CARAFA, Tiberio
Carla Russo
Nacque a Chiusano il 27 genn. 1669 da Fabrizio principe di Chiusano e da Beatrice della Leonessa dei duchi di Ceppaloni. Dopo aver ricevuto una prima educazione da maestri [...] pieno consolidamento dell'assolutismo regio nel Regno in poi, come unico motivo di affermazione politica solo la propria , Biblioteca, nn. 76-76/5), ricche di notizie relative alla politica europea degli anni a cavallo tra la fine del XVII secolo e ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] positivo "liberismo lessicale" e l'ambiguo "assolutismo grammaticale". Ormai riconosciuto come uno dei maestri figura del quale il B. sembra adombrare Mussolini) fino alla politica di Crispi e al sorgere del nazionalismo nelle sue molteplici ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] dividerli fu la diversa idea di sovranità. Il suo assolutismo fu un «rabbioso impegno» (Venturi, V, 1, -1776, regesto di R. Mincuzzi, Roma 1969; R. Ajello, La vita politica napoletana sotto Carlo di Borbone, in Storia di Napoli, VII, Napoli 1972, pp ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...