Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] Benjamin Constant, un fondamento repubblicano e non può assolutamente guardare in direzione della costituzione inglese (o a sia la mera forza del numero sia l’ingerenza della politica. Questa può trovare il suo cuore pulsante nel parlamento, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] scopre che Ricci si è posto un preciso disegno di politica del diritto, ben definito nelle introduzioni alle prime edizioni dei reali, Milano 1992.
G. Cazzetta, Civilistica e 'assolutismo giuridico' nell'Italia post-unitaria. Gli anni dell'Esegesi ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] d'Ormea, dei Bogino. Alle sue spalle aveva l'opera dell'assolutismo. Di fronte a sé, al suo tramonto, la generazione del VI (1775) segna la crisi, l'inizio della fine di quella politica che, se non di riforme, era perlomeno stata, sotto Benedetto XIV ...
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Individuo, Stato e società in Gentile
Carlo Altini
Tra filosofia, storia e politica
Nelle opere di Gentile non è presente l’interesse per la storia del pensiero politico che caratterizza invece la riflessione [...] del suo più ampio sistema filosofico, che nega ogni assolutismo (sia esso trascendente o naturalistico) in nome di realtà umana non c’è atto economico che non sia etico, e quindi politico; non c’è società civile che non sia anche Stato (I fondamenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] gennaio 1837. Qui entrò gradualmente in contatto con la scena politica, allora animata dal movimento cartista, ma anche con le con l’indifferenza, e la libertà con il pesante assolutismo della sua formula organizzativa», oltre a decretare persino «l ...
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BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] sarebbe divenuta una delle tendenze fondamentali del Seicento: l'assolutismo monarchico. Il genio creativo del B. riuscì a trarre e macchinosa, non gli si richiedeva un'impegnativa apoteosi politico-familiare: l'intento di Innocenzo X e dei suoi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] e parziale l’equilibrio raggiunto. Secondo i principi dell’assolutismo scolpiti nelle leges di Giustiniano, l’imperatore, lex meccanismo dell’antica lex regia.
A fronte del cedimento della politica, sono ancora i giuristi a cercare di porre un freno ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] il comportamento del '31 era solo il frutto di una legittima e moderna coscienza politica: quella nazional-liberale e costituzionale di contro al superato assolutismo regio.
Ciò nonostante egli ottenne nell'agosto 1847 un permesso di rimpatrio di ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] 1998, pp. IX-XIII), per la circostanza che l'opera politica e normativa dello Svevo fu di tal rilievo e dai tratti così 1950, pp. 1-50.
Id., Concezione della sovranità ed assolutismo di Giustiniano e di Federico II, in Atti del Convegno ...
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Gentile e il Concordato
Alberto Melloni
L’idealismo proibito
Quando nel giugno 1934 la Congregazione del Sant’Uffizio iscrive nell’Indice dei libri proibiti l’opera omnia di Benedetto Croce e Giovanni [...] all’inizio dell’anno accademico a Bologna nell’ottobre 1926 (ora in Id., Politica e cultura, 1° vol., a cura di H.A. Cavallera, 1990, La civiltà cattolica» fa metodicamente trasparire contro l’‘assolutismo idealistico’ del filosofo. Per es., quando ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...