L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] , talora appoggiato a un liberalismo di nuova specie, l'assolutismo più rigido ed esteso, nella Russia di Alessandro e di e di intesa con i Tedeschi), in Austria con la politica del partito cristiano sociale del Lueger fortemente antisemita, in Russia ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] , da Mommsen, secondo il quale sarebbe stato assolutamente necessario indagare tutte le fonti disponibili in modo sistematico Costantino e che si trovavano quindi a monte della sua politica. Sullo sfondo della ricerca ufficiale dell’epoca, un tale ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] del XIII secolo, l’Umanesimo, la Riforma e l’assolutismo; occupano un posto importante sia nella storia letteraria sia in quella della filosofia morale, delle teorie politiche e della spiritualità. Sfruttando le possibilità offerte da un genere ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] uguaglianza civile rispetto agli altri strati della società, l'assolutismo monarchico trionfò per l'ultima volta sulla nobiltà, conseguì , benché, in pratica, il loro ingresso nella vita politica sia stato tardivo e limitato. Per i populisti i ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] erano entrate le idee del diritto naturale e dell’assolutismo; con l’uso della violenza di Stato Pietro p. 58.
50 Su tali vicende e sul loro significato ideologico e politico si veda V.G. Čencova, Pisec Nikolaj Armiriot i Krest carja Konstantina: ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] , l'Impero austro-ungarico conobbe un periodo di assolutismo illuminato, mentre in Italia Carlo Alberto concesse uno Statuto non riesce a trovare un'efficace tutela giuridica quando il potere politico viola il diritto; e tutto è rimandato - come nel ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] nuova figura assunta dalla religione nell’età dell’assolutismo monarchico. La sua analisi pose capo alla 494-531.
77 Ibidem, pp. 257-260; M. Rosa, Settecento religioso. Politica della ragione e religione del cuore, Venezia 1999, pp. 135-144.
78 « ...
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Teologia
Jürgen Moltmann
di Jürgen Moltmann
Teologia
sommario: 1. Il retaggio dell'Ottocento: a) la visione della libertà; b) il principio di autorità; c) il ‛retaggio' e i compiti del nostro secolo. [...] sua identità interna, che lo libera dalle costrizioni sociali e politiche; 3) la ‛libertà di coscienza': l'uomo adulto è l'ingresso nell'‛epoca ecumenica' le Chiese hanno abbandonato l'assolutismo (siamo i soli a possedere la verità) e il ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] ampliato al liberismo economico, alla condanna esplicita di ogni assolutismo, di ogni tirannide. Vi è già una specie rivelò il Cattaneo anche a se stesso, in certe qualità di politico d'azione fino allora insospettate e negate da lui stesso, anche ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Marco, ai piedi del Campidoglio (una scelta assolutamente contro corrente rispetto alla tendenza, ormai affermatasi al 1500, Roma 1956, pp. 202-03.
Id., Il ducato di Milano nella politica dell'equilibrio, ibid., pp. 246-48, 255-59, 262-65 e passim. ...
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assolutismo
s. m. [der. di assoluto2, sul modello del fr. absolutisme, ingl. absolutism]. – 1. Regime politico in cui chi regna o chi governa ha potere assoluto, illimitato, e non è quindi soggetto al controllo delle leggi o di altri organismi...
illuminato
agg. [part. pass. di illuminare]. – 1. Rischiarato, reso luminoso dalla luce naturale o artificiale: vicoli stretti e scarsamente i. (dal sole); teatro sfarzosamente i.; vetrine i. al neon. In alcune espressioni, come piazza ben...