Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in Sein und Zeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] sorta di sfera comune, nel senso che è interesse della borghesia industriale e delle élites statali integrare masse con potere d’acquisto, capacità di organizzazione politica ed esigenze di riproduzione sociale, centrali perlosviluppo e il consenso ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] sia dell’Opera nazionale per la buona stampa nata, come si è visto, nel 1915, sia dei circuiti degli ordini religiosi, al fine di creare un canale autonomo rispetto a quello dell’editoria e della propaganda del regime fascista104.
Losviluppodell ...
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PROTEZIONISMO
Riccardo Faucci e Guido Pescosolido
Protezionismo
di Riccardo Faucci
Definizione
Con il termine 'protezionismo' si intende quel complesso di politiche economiche, doganali o no (le cosiddette [...] nel paese, per quanto concorde sulla opportunità di favorire losviluppodelle attività industriali, non riteneva certo che l'adozione della Nord, ma anche nelMezzogiorno e in Sicilia.Nonostante dunque la grave crisi dell'industria pesante degli anni ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] forse l’azione cooperativa nelMezzogiorno continentale e quella del associativi o ricreativi […] [così da avere] anche al Centro […] i mezzi economici da noi stessi, per potere fare la nostra politica»67.
Nel progetto di favorire losviluppodell ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] della famiglia contadina e artigiana e dell’unità religiosa della società rurale, non ancora investita dall’effetto dirompente dell’industriadell’episcopato nelMezzogiorno.
I requisiti richiesti per la lotta al modernismo accentuavano, nel profilo ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Losviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] concorrere alla conservazione e allo sviluppodella piccola industria e della piccola proprietà, per mezzo della mutualità»31.
Emerge chiaramente sia la consapevolezza della centralità del credito perlosviluppo, sia la volontà di mantenere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Quale futuro per l’industria italiana?
Vittorio Marchis
Siamo all’inizio del 1944 in Svizzera, dove molti italiani si sono rifugiati dopo il disastro dell’8 settembre dell’anno precedente. In Italia [...] sostenuto più volte la Assobiotec (Associazione nazionale perlosviluppodelle biotecnologie), i parchi scientifici e tecnologici stanno svolgendo un ruolo sempre più importante nel processo di sviluppodelle biotecnologie, soprattutto in una fase ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppodell’industria [...] ), 3 nelle Isole, e nessuno nel Sud. Per le sue attività tecnico-scientifiche lo Stato non era ancora arrivato nelMezzogiorno.
Un altro punto debole dell’Italia risiedeva nello scarso sviluppodell’industria chimica, i cui prodotti principali erano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Chimica e società: la mediazione politica
Luigi Cerruti
Il rapporto fra scienza e società ha molte articolazioni, alcune delle quali sono meno visibili anche se non meno importanti. In generale si privilegia [...] ingegneria di Napoli la Fondazione politecnica del Mezzogiorno; diresse poi il periodico «Questioni meridionali» (1934-39), che contribuì a dar vita, nel 1938, all’Istituto perlosviluppo economico dell’Italia meridionale. Fu in questo particolare ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] alquanto; tutto ciò finisce per rivelarsi sproporzionato, sfiancando la genialità dell'intuizione affascinante ma anche discretamente utopica sul ruolo propulsivo del credito perlosviluppo. In realtà, lo scopo di Magia era eminentemente ...
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