PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si [...] fra loro i portici delle ἀγοραί, e ciò anche quando le città sorgevano su terreno accidentato: così ad Ege, Alinda, Asso (Asia Minore) si circondarono piazze principali o mercati con portici, sostenuti all'esterno da altissime costruzioni a più piani ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] tante altre, ma, certo, carica d'incongruenze e contraddizioni come poche.
Nei punti dove l'opera di Lukács lascia in asso, e cioè nel tentativo di ripensare con rigore i fondamienti teorici del m., soccorre, intorno all'inizio degli anni Cinquanta ...
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MASSIMILIANO I imperatore
Heinrich Kretschmayr
Nacque a Wiener-Neustadt il 22 marzo 1459, morì a Wels il 12 gennaio 1519. Era figlio primogenito dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo: [...] fatto che egli abbia sostenuto, almeno temporaneamente, l'Ordine teutonico contro il re Sigismondo di Boemia, lasciandolo peraltro in asso dopo stipvlati i trattaii di successione del 1515, e che, contro Mattia Corvino e poi contro la Polonia, abbia ...
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PULPITO (pulpĭtum)
Carlo CECCHELLI
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È in generale presso i Romani ogni piattaforma elevata su cui ci si posa per farsi vedere o udire: quindi in particolare il luogo dove siede il magistrato quando [...] grande scultura veneta del '500. Il baldacchino imita quelli di stoffa rettangolari a pendoni con fregi e stemmi ricamati. Anche ad Asso (Como), in un monumentale pulpito tutto di noce, la loggia è tenuta da massicci talamoni, che però sono goffi e ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] apertura del diaframma stesso, al momento del rilascio dell’occlusione (fig. 3; per es., [p] e [t] in [p]ollo e [t]asso).
Il modo nasale somiglia al modo occlusivo per quanto riguarda l’occlusione a livello orale, ma si produce con l’abbassamento del ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] il F., dopo essersi consultato con il capitolo della cattedrale, lasciò la città per compiere la visita della pieve di Asso. Qui ebbe notizia degli avvenimenti milanesi la sera stessa, ma, sottovalutandone l'importanza, rientrò in sede soltanto l'11 ...
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Olimpiadi invernali: St. Moritz 1948
Rolly Marchi
Numero Olimpiade: V
Data: 30 gennaio-8 febbraio
Nazioni partecipanti: 28
Numero atleti: 669 (592 uomini, 77 donne)
Numero atleti italiani: 57 (54 uomini, [...] , mantenne fede alla consuetudine consegnando il titolo al giovane Petter Hugstedt che seppe saltare più lungo (70 m contro 67) dell'asso Birger Ruud, già medaglia d'oro a Garmisch 1936 e ancor prima a Lake Placid 1932. I concorrenti erano 46 e molti ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] quindi la sua lingua a tratti confina e si sovrappone a quella sportiva e della competizione (da qui parole come asso, per indicare un pilota con un ampio numero di vittorie personali).
Andando ad analizzare il lessico militare contemporaneo emergono ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] . Rientrano in questo gruppo verbi come andare in porto, andare in onda, dare i numeri, venire meno, piantare in asso, ecc., per i quali non ha senso interrogarsi sullo statuto (argomentale?) dell’elemento, nominale o avverbiale, che accompagna la ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] , di cui o si è completamente persa l’origine o non si è (ancora) ricostruita un’origine certa (come piantare in asso, di cui non è affatto plausibile l’origine mitologica data per assodata in molti dizionari, o far lana nel significato di «darsi ...
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asso-
(o axo-) [dal gr. ἄξων -ονος «asse»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia biologica, nelle quali significa «asse3» o «assone2».
asso
s. m. [lat. as assis «l’unità; asse (moneta)»]. – 1. a. Nelle carte da gioco, la carta corrispondente all’uno, che ha cioè un segno solo: a. di bastoni, di denari, a. di cuori, di quadri, ecc.; avere, pescare, buttare l’a.; a. di briscola;...