Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] e che ha la sua base nella democrazia liberale, nel progresso scientifico e nell'industrialismo; in virtù di essa le masse , di scambio, di scontro, di espansione e di assimilazione tra le varie civiltà.
Come per Spengler le culture posseggono ...
Leggi Tutto
SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] fine del IV secolo a.C. Questa capacità di assimilazione meravigliava non poco l'osservatore straniero. Nel 217 a.C percentuale quella degli schiavi neri. Certo è che con i progressi della medicina tropicale e dell'igiene la mortalità scese sino al ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Concetti generali di materia e moto
James Evans
Concetti generali di materia e moto
Nel 1726, in seguito ai contrasti con le autorità francesi, [...] scandito da dispute e controversie, ma il risultato fu l'assimilazione, seguita da un rapido sviluppo e perfezionamento dei metodi di tratto distintivo della scienza moderna consiste nel progressivo abbandono delle assunzioni a priori. Questioni che ...
Leggi Tutto
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] difficile da inquadrare, restava certo la più esposta all'assimilazione equivoca con la sensibilità. La fibra nervosa (incapace alla loro funzione, benché in forma minore e progressivamente digradante. La sensibilità era estesa a ogni parte ...
Leggi Tutto
Sport
Antonio Roversi
Lo sport moderno: una definizione
Malgrado l'attenzione che le scienze sociali hanno dedicato allo sport sia notevolmente cresciuta negli ultimi anni - in particolare a partire [...] intellettuale, quale si manifesta nella conoscenza e nell'assimilazione delle relative tecniche di gioco; 2) hanno un concetto moderno anche perché è strettamente legato all'idea di progresso, vale a dire all'idea che ogni miglioramento può essere a ...
Leggi Tutto
Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] , ma mai concepito nei termini di un fenomeno di progressivo decadimento. Buffon affermava infatti che è solo dal punto evidenze a favore del modello categoriale delle malattie mentali assimilate a malattie mediche ben distinte l'una dall'altra ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] ., che in italiano sono diventati consonanti lunghe o geminate con assimilazione di tipo regressivo (lat. fractura > frattura, ruptura l’impiego, molto frequente, nella cosiddetta perifrasi progressiva (stare + gerundio; ➔ perifrastiche, strutture; ...
Leggi Tutto
Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] e dei raccolti, è il più antico; comporta l’assimilazione delle vicende umane a quelle naturali ovvero l’indistinzione ’esso nel disegno divino.
Le teorie della s. come progresso trasferiscono da Dio all’umanità la capacità di organizzare le vicende ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] la via alla civiltà moderna quale epoca di illuminazione progressiva in antitesi con le tenebre medievali.
Il Discours si in modo da evitare sia l’imitazione passiva sia l’assimilazione falsificante. Anche nel Medioevo è costante la presenza dell’ ...
Leggi Tutto
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] scolastica. Per Alberto Magno la c. è assimilazione («simili simile cognoscimus»), per s. Tommaso adeguazione ogni c.; le stesse ipotesi e teorie scientifiche che determinano il progresso della c. non sono che tentativi di adattamento a un ambiente, ...
Leggi Tutto
progressivo
agg. [der. del lat. progressus, part. pass. di progrĕdi «andare avanti»]. – 1. Che progredisce o tende a progredire, cioè a procedere, ad aumentare (o anche a decrescere) in modo continuo e più o meno regolare: numerazione p.;...
assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi simile: a. di due fatti, di due concetti,...