ASSERETO, Biagio
Giovanni Balbi
Nacque a Genova, verso la fine del sec. XIV, da Costantino, membro del Consiglio degli Anziani: apparteneva ad una famiglia di origine popolare originaria di Recco, ma [...] fu podestà della Repubblica ed egli stesso, l'i i marzo 1450, sottoscrisse in Milano un bando per la convocazione dell'assemblea generale, dalla quale uscì proclamato nuovo duca di Milano Francesco Sforza.
Dopo il 1450, pur continuando a godere alla ...
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Piacenza
Pierre Racine
Quando si evoca la storia di Piacenza all'epoca di Federico II, è inevitabile tornare di continuo alle lotte tra fazioni che videro contrapposti milites e popolo e, a partire [...] Il governo comunale di Piacenza non fu coinvolto nell'assemblea di Mosio, ai confini del contado di Brescia e Paris 1981, capp. I-III.
P. Castignoli, La "comunicatio" popolare del 1250 ed il passaggio di Piacenza dal campo guelfo al campo ghibellino ...
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Paolo Armaroli
Paralisi Costituente
Piero Calamandrei sosteneva che il presidenzialismo condiziona il sistema dei partiti, mentre il parlamentarismo ne è condizionato. Oggi la nostra Repubblica è di [...] l’elezione a doppio turno dei rappresentanti del popolo come in Francia, cavallo di battaglia del centrosinistra legislativi e quando la maggioranza presidenziale e quella dell’Assemblea nazionale coincidono, il presidente assume il ruolo di ...
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CARBONELLI, Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nato a Secondigliano (Napoli) il 23 apr. 1822 da Pietro, commerciante, e da Maria Antonia Stornaiuolo, si laureò in medicina a Napoli. Ostile all'assolutismo, partecipò [...] ; nel marzo '62 fu tra i vicepresidenti dell'assemblea delle società democratiche in cui fu fondata l'Associazione chiamati al consulto generale del 29 ottobre per la ferita di Garibaldi (Rivista popolare, XVIII [1912], nn. 16-17, p. 57); nel '63 ...
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Corea
Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva [...] ° sec.; si formò un’aristocrazia potente, con la divisione del popolo in caste e l’estensione della schiavitù. A metà del 14 Costituzione limitativa dei poteri presidenziali a vantaggio dell’Assemblea nazionale. Nelle elezioni del 1988 il Partito per ...
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diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] di massime o proverbi. A questo d., talvolta definito popolare o vivente, mano a mano vengono ad aggiungersi regole dettate , un d. costituito da leggi (nòmoi) votate dall’assemblea, anche se la consuetudine continuò a svolgere un ruolo significativo ...
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BARTOLOMMEI, Ferdinando
Sergio Camerani
Nacque a Firenze il 10 marzo 1821 dal marchese Girolamo e dalla marchesa Teresa Niccolini. Rimasto presto orfano di padre, fu affidato dalla madre alle cure dell'abate [...] i fondatori del giornale La Nazione, deputato all'Assemblea dei, rappresentanti della Toscana (agosto 1859), pp. 163-173), di C. Catanzaro (Il marchese F. B.; ricordo al Popolo fiorentino,Firenze 1889), di A. Lombardi (F. B. Note e ricordi,con pref. ...
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Riforma
Paolo Ricca
Ritorno al Vangelo
Il vasto movimento di rinnovamento della fede e della pietà nella Chiesa cristiana d’Occidente, sorto intorno agli anni Venti del 16° secolo e poi chiamato dagli [...] il popolo. La Riforma fu per molti aspetti un grande movimento di alfabetizzazione biblica popolare della cristianità . Nella Chiesa l’autorità viene socializzata: essa risiede nell’assemblea dei credenti e non discende dall’alto; la struttura della ...
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CARISTIA, Carmelo
Giorgio Rebuffa
Nacque a Caltagirone (Catania) il 1º sett. 1881 da Gesualdo e da Caterina Rizzari. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Catania, iniziò la carriera accademica [...] mondiale milita infatti, fin dalla fondazione, nel Partito popolare. Delle motivazioni di questo impegno sarà egli stesso a della Democrazia cristiana. Venne quindi eletto deputato all'Assemblea costituente nel collegio di Catania. Entrò poi a ...
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Mordini, Antonio
Uomo politico (Barga, Lucca, 1819 - Montecatini Val di Nievole 1902). Laureatosi in giurisprudenza all’università di Pisa nel 1837, si trasferì nel 1844 a Firenze dove entrò in contatto [...] con gli ambienti repubblicani. Scoppiata l’insurrezione popolare a Milano (marzo 1848), Mordini lasciò Firenze, entrò nella legione Alpi e dopo Villafranca fu eletto deputato all’Assemblea toscana. Ormai convinto assertore del programma garibaldino, ...
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ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, tra le quali Siracusa, dove prese...
parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre onnipotente ... Al so figliol fa dolce...