Regionalismo
Luciano Vandelli
1. Introduzione: le ambiguità del termine
Inteso genericamente quale dottrina, tendenza o atteggiamento connesso a un'area territoriale variamente contraddistinta da elementi [...] 1945, n. 545; per la Sicilia lo Statuto approvato con il regio decreto legislativo del 15 maggio 1946, n. 455), quindi in seno all'Assemblea costituente, ove il principio regionalistico fu oggetto del dibattito più prolungato e tormentoso.
In ...
Leggi Tutto
CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] governo piemontese a promuovere nei ducati l'unificazione legislativa con lo Stato sardo, per realizzare l'unione altre 60.000 azioni da lire 250 erano stati versati 16/10; nelle assemblee del 24 marzo 1885 e 29 marzo 1886 si era deciso di versare ...
Leggi Tutto
Integrazione politica
Sergio Romano
Introduzione
Parliamo d'integrazione politica internazionale, generalmente, per descrivere il modo in cui alcuni Stati rinunciano in parte o in tutto alla loro sovranità [...] dei ministri in cui tutti gli Stati erano rappresentati paritariamente, un'Assemblea di secondo grado, una Corte di giustizia per valutare la concordanza fra le legislazioni nazionali e le direttive comunitarie.
L'integrazione europea entrava così in ...
Leggi Tutto
elettorali, sistemi
L’istituto della rappresentanza, che oggi è alla base di tutti i sistemi politici che si reggono democraticamente, affonda le sue radici in tempi lontani attraverso i quali, tra arresti [...] lex legum, a sottolineare il rapporto, indirettamente gerarchico, che la legava a ogni altra produzione legislativa maturata all’interno dell’assemblea parlamentare. È questa la motivazione che ha portato le «leggi elettorali» al centro del dibattito ...
Leggi Tutto
Stato moderno
Forma di organizzazione politica, caratterizzata dall’esistenza di un ente sovrano (Stato), dotato di personalità giuridica, che esercita su un dato territorio un potere eminente (sovranità), [...] del 1688-89, si determinò un nuovo rapporto tra sovrani e sudditi, basato sulla prevalenza della funzione legislativa (esercitata da un’assemblea) e sulla creazione di un rapporto fiduciario tra il governo e il Parlamento. Tale modello, che nel ...
Leggi Tutto
plebiscito
Nella Roma antica, ogni norma votata dalla plebe su proposta dei tribuni. Nel diritto moderno il termine fu ripreso (per la prima volta in Francia nel 1851) per un istituto di democrazia diretta [...] , per cui, mentre le proposte di portata politica venivano presentate dai consoli all’assemblea centuriata, quelle di carattere strettamente tecnico, come la legislazione sul diritto privato, erano lasciate all’iniziativa dei tribuni, che si facevano ...
Leggi Tutto
Suazo Cordova, Roberto
Suazo Córdova, Roberto
Politico dell’Honduras (n. La Paz 1927). Leader del Partido liberal, che conquistò la maggioranza dei seggi nell’Assemblea costituente e in quella legislativa [...] nelle elezioni del nov. 1981, divenne l’anno successivo presidente della Repubblica (1982-86). Tuttavia, malgrado avessero lasciato formalmente il potere, i militari mantennero un ampio grado di autonomia ...
Leggi Tutto
assemblea
assemblèa s. f. [dal fr. assemblée, der. di assembler: v. assembrare1]. – 1. a. Riunione di persone per discutere o deliberare su affari di interesse comune o collettivo (a. degli studenti, degli operai di una fabbrica, ecc.), soprattutto...
legislativo
agg. [tratto da legislazione]. – Che concerne la legislazione, o che è diretto a formarla: atti l., attività l.; funzioni l.; corpo l., il parlamento; assemblea l., in Francia, nome delle due assemblee che succedettero alla Costituente...