NAVARRINI, Umberto
Floriana Colao
NAVARRINI, Umberto. – Nacque a Sarzana il 3 settembre 1870 da Michele e da Paola Mazzi.
Dopo aver compiuto gli studi giuridici a Pisa, ove ebbe docenti illustri quali [...] fallimentare, Roma 1931; Trattato di diritto fallimentare secondo la nuova legislazione, ibid. 1934; La cambiale e l’assegno bancario secondo la nuova legislazione, Bologna 1937). Colse il «rafforzato impero dello Stato e le nuove esigenze delle ...
Leggi Tutto
Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] del proletariato" poi precisata dopo la Comune. Ai comunisti assegnò la funzione di 'avanguardia' dei partiti operai nella lotta andare al popolo', cioè alle masse contadine, e assegnò un ruolo determinante all'intellettuale rivoluzionario. Un tema ...
Leggi Tutto
CATTANIA (de Catania, de Captania, de Cataneis), Giovanni
Onofrio Ruffino
Figlio di Giovanni, nacque a Reggio Emilia da un’illustre famiglia della città nei primi anni del sec. XV.
Il padre, mercante, [...] . Il 29 maggio 1457 egli fondò infatti un beneficio all’altare di S. Giovanni Decollato nella cattedrale di Bologna e gli assegnò come dote vari terreni; in seguito, il 12 ag. 1462, fece una serie di donazioni, aventi per oggetto case e terreni ...
Leggi Tutto
PALEOTTI, Alfonso
Umberto Mazzone
– Nacque a Bologna il 28 dicembre 1531 da Francesco e Ginevra Paltroni, di famiglia nobile e senatoria. Era cugino del futuro arcivescovo di Bologna e cardinale Gabriele [...] in diocesi dei padri camilliani; nel 1599 seguì quello dei canonici regolari teatini, cui affidò la chiesa di S. Bartolomeo. Assegnò la chiesa di S. Michele Arcangelo del Ponticello ai padri Barnabiti e, nel 1601, concesse ai frati minori osservanti ...
Leggi Tutto
CORTUSI (da Cortusiis, da Curtosiis, de Curtexis, de Cortisiis), Ludovico
*
Nacque, probabilmente a Padova, da Giovanni - figlio a sua volta del cronista Guglielmo autore della Chronica de novitatibus [...] la Zacco e successivamente - a suo parere nel 1390 - Costanza. Il C. ebbe certamente anche una figlia di nome Dorotea, cui assegnò per testamento la somma di cento ducati d'oro, e che il Panciroli e il Gloria ritengono nata fuori di un matrimonio ...
Leggi Tutto
CASTELLI (de Castello, de Cabrociis de Castello, de’ Gabriozzi da Castello), Antonio
Mario Speroni
Nacque a Bologna, nella seconda metà del sec. XIV, da Gabriozzo di Tisio, che era membro del Collegio [...] Mazzetti, p. 87). Il 22 maggio era ancora in attività, presente all’esame privato di Giovanni de Bovachiesibus di Prato, al quale assegno un “punctum” da discutere, e cioè la l. salarium ff. mandati (D.17,1,7).
Morì, quasi certamente a Bologna, poco ...
Leggi Tutto
ARNOLFINI, Francesco
Gemma Miani
Nacque a Lucca nel 1536, da Girolamo e da Chiara Guinigi. Fu mercante come i fratelli Giuseppe, Bernardino e Lazzaro; ma, mentre costoro fecero lunghi soggiorni all'estero [...] (data del secondo testamento dell'A.) e il 1591 (data del terzo testamento).
Nel 1590 l'A. si trovavì a Lucca, dove assegnò alla figlia Artemisia, che andava sposa a Silvestro Trenta, la cospicua dote di 4000 scudi. L'anno seguente fece fabbricare un ...
Leggi Tutto
Orléans Città della Francia (113.234 ab. nel 2007), capoluogo della regione del Centre e del dipartimento del Loiret, situata a 116 m s.l.m. sulla riva destra della Loira. Ha tuttora, come in passato, [...] la Seconda guerra mondiale.
Duchi d’O. Titolo nobiliare assegnato per la prima volta, con l’appannaggio dell’Orleanese e eredi maschi, tornò alla corona e nel 1661 Luigi XIV lo assegnò al fratello Filippo I (Saint-Germain 1640 - Saint-Cloud 1701), ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Così Cristo fondando la sua Chiesa su Pietro, quale pietra basilare, e sugli apostoli, a Pietro sottomessi, ne costituì l'autorità; assegnando ad essa la missione di salute ne determinò il fine e lo scopo e la farnì di mezzi, adatti al raggiungimento ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] a lui reverenda per doppio motivo, perché sede della Chiesa di Cristo, e perché nido di quel popolo eletto a cui la provvidenza assegnò, per le sue virtù civili, il governo della terra; e "certo (conclude) di ferma sono oppinione che le pietre che ne ...
Leggi Tutto
assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; a. alimentare, corresponsione di una determinata...
assegna
asségna s. f. [der. di assegnare]. – Nel linguaggio di borsa, modulo di denuncia dei titoli contrattati che ogni agente di cambio deve presentare a chiusura della riunione di borsa al comitato direttivo degli agenti di cambio.