Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] più insigne dell’aristocrazia romana, attorno al quale si raccoglieva la parte migliore di essa, mise fine all’assediodiNumanzia, durante il quale si era dimostrato lo stato di grave deficienza in cui versava l’esercito, e ridusse alla pace la ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] . Nel 142 fu censore; nel 134 fu rieletto console col compito di porre fine in Spagna alla guerra contro Numanzia, che dopo nove mesi diassedio dovette cedere per fame. Oppositore delle leggi agrarie graccane, nel 129, approfittando delle proteste ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] del Carpio, Fernán González, assediodi Zamora, Cid ecc. Il Cantar de mio Cid (1140, secondo la datazione di R. Menéndez Pidal e , Numanzia e Tartesso.
Tra i rari monumenti cristiani (posteriori al 4° sec.: battistero sotto la cattedrale di Barcellona ...
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numantino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Numantinus]. – Di Numànzia, antica città della Spagna, capitale dei Celtibèri, situata su un altopiano alla confluenza del fiume Tera col Duero; abitante, nativo, originario di Numanzia. Guerra n.,...