Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] prevalere, all'interno del discorso grafico, sul valore verbale dei segni.Il libro e l'epigrafia di età araba, Scrittura e Civiltà 4, 1980, pp. 103-156.
Id., Aspetti magici e valori funzionali della scrittura araba, La Ricerca Folklorica 5, 1982, ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...]
b. eccotela, con un dativo e un accusativo
Se il sintagma verbale contiene un solo verbo, la scelta dell’ospite è ovvia. Si di) e i tre verbi aspettuali cominciare, continuare e solere (➔ aspetto; ➔ fraseologici, verbi):
(18) verbi modali
a. ci ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] ti saluta e ti invita alla festa; Francesca ti saluta, ti aspetta a casa sua) o da una sequenza di frasi giustapposte. Due ‘piene’ (nomi propri, nomi comuni, ecc.) o della morfologia verbale. Così, per es., il sintagma i giocattoli è segno di ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Boccaccio mostra verso i tipi argentei si concentrano nella morfologia verbale, come il congiuntivo di dare e stare, che ha ancora Boccaccio già all’altezza del Filocolo, si tratta di un aspetto già messo in rilievo da Nencioni (1953: 40 segg.), che ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] i contesti in cui l’infinito è complemento di sintagmi non verbali, quali l’aggettivo, il nome e la preposizione, ➔ infinito di una frase finale (mi sedetti ad aspettarli = mi sedetti per / al fine di aspettarli) (➔ finali, frasi).
L’infinito retto ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] scherzosa e infantile per indovinello.
L’enigma è una forma di sfida verbale nota in tutti i tempi e a tutti i popoli. Da linguaggio per tutto il medioevo. Un filone in cui l’aspetto giocoso della sfida dell’enigma si combinava con i riferimenti ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] . È il caso di bosco e feudo, per aspetto fonomorfologico prossimi alle voci franconi *bosk «cespuglio» -ée nel medioevo con -ea), -ine con -ina, il suffisso verbale -iser con -izzare.
Nella seconda metà del Settecento e poi soprattutto nell ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] estrinseca infatti sia a livello della generale facoltà del linguaggio verbale, nella diversità delle varie lingue in cui si articola la stile meno controllato, r1). Il grafico mostra i seguenti aspetti:
(a) c’è differenza diastratica, e la quantità ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] dell’atto di coercizione]». In mancanza di morfologia verbale, il riferimento temporale può essere inferito da forme avverbiali si specchia»). L’imperfetto esprime il tempo passato di aspetto imperfettivo, segnala cioè lo svolgersi di azioni o il ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] 69).
Uno dei testi più rappresentativi per i suoi aspetti programmatici e per la foggia linguistica cortigiana è la redazione toscane scelte da Bembo. Trissino prima dà la forma verbale cortigiana, poi fa seguire quella toscana: il condizionale ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.