tristo
Domenico Consoli
Aggettivo assai frequente e attestato in tutte le opere dantesche, meno che nel Detto; si trova usato ora in posizione attributiva ora in posizione predicativa. In due occorrenze [...] dee essere lieta, e non trista in alcuna sua operazione (VIII 7: per l'aspetto dottrinale del principio, v. Tomm. Eth. Nic. exp. II lett. III); (VII 28; ma t. potrebbe qui avere funzione verbale e tutta la frase significare: " non attristato da ...
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LEPOREO, Ludovico
Debora Vagnoni
Nacque nel 1582 a Brugnera, in Friuli sulla riva destra del Tagliamento, probabilmente da un Guerrino, cancelliere della Comunità dal 1562 al 1611. La famiglia si trasferì [...] "inventore della poesia alfabetica", cioè di una combinazione verbale ai limiti del virtuosismo, in cui l'elemento centrale Udine 1660). L'effetto linguistico è dunque senz'altro l'aspetto più ricercato dal L., in linea con la poetica barocca della ...
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SCARAMELLA, Pierina
Paola Govoni
– Nacque a Parma il 18 febbraio 1906 da Gino e da Paolina Levi, entrambi di cultura ebraica.
Figura interessante della botanica italiana dei decenni centrali del Novecento, [...] per gli universitari dal 1931 (Censimento personale..., Verbale di giuramento, 25 gennaio 1930).
Nel 1932 raccontano quelle lunghe e difficili vicende giudiziarie assumono oggi l’aspetto di un suo personale tipo di resistenza.
Per esempio, ...
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dolce (dolze)
Lucia Onder
Il termine torna frequentemente: in Inferno 19 volte, in Purgatorio 44, in Paradiso 43, in Vita Nuova 16, in Rime 27, in Convivio 27, in Rime dubbie 3, in Fiore 8 e in Detto [...] Pg I 13 dolce color d'orïental zaffiro, Pd III 3 dolce aspetto, e Cv IV XXV 12. È detto di suoni dilettevoli a VIII 39, XX 136, Fiore CIII 7, CXXIII 6, CXXXIX 3; in locuzione verbale per " addolcire ", in Pg XX 96 la vendetta che, nascosa, / fa dolce ...
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iato
Pier Marco Bertinetto
Con questo termine s'intende normalmente lo stacco esistente tra due vocali contigue, quando esse appartengono a sillabe successive e vengono pronunciate distintamente, sia [...] tonicità o meno dei medesimi.
Riguardo al secondo aspetto (tonicità), sarà sufficiente osservare che gli i. D. lo i. è adoperato spesso per realizzare un effetto di legamento del materiale verbale (es.: Di contra, effigï/ata ad una vista, Pg X 67; e ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] dell'ascoltatore tramite la sorpresa per l'invenzione verbale. Simili attenuazioni dello stile barocco potevano anche essere intimidazione della Controriforma trionfante.
Sotto questo duplice aspetto, che costituisce in fondo la doppia faccia ...
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Identificazione
Red.
Lucio Pinkus
Il termine identificazione indica sia l'attività diretta a stabilire l'identità di una persona sia il processo psicologico per cui un individuo si sente o si considera [...] perché l'identificazione dell'imputato costituisce un aspetto essenziale del processo penale. L'identificazione di identificazione con l'aggressore allo scopo di spiegare l'acquisizione verbale e gestuale della capacità di dire 'no', che egli situa ...
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FIESCHI, Girolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente tra il 1478 e il 1480, primogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e dalla sua [...] quello politico-diplomatico, egli avesse ereditato solo il primo aspetto, oppure che a questo ruolo di braccio armato lo deciso di trattare la resa, aveva chiesto di mettere a verbale il suo dissenso, non recedette dall'opposizione al nuovo doge. ...
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iperbato
Francesco Tateo
Il termine hyperbaton designava nella retorica greca il mutamento dell'ordine normale delle parole: distinguendo questa figura dall'anastrofe (v.), e rendendola col termine [...] , il dislocamento del participio rispetto alla forma verbale che lo accompagna. Importa invece esaminare l'uso 148; di bella verità m'avea scoverto, / provando e riprovando, il dolce aspetto, Pd III 2-3.
Già nella Vita Nuova era in atto la tendenza a ...
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SIEMON (Siemoni), Karl
Lucia Bigliazzi
Luciana Bigliazzi
SIEMON (Siemoni), Karl (Carlo). – Nacque, penultimo di quattro figli, il 24 agosto 1805 a Sandau (per altri a Praga). Il padre, anch’egli di [...] complessa e articolata nella quale occorreva tener conto di ogni aspetto della vita degli uomini e di ogni loro attività. 14 giugno 1840 (b. 76.1123); Verbale dell’adunanza solenne del 3 aprile 1842 (Libro dei Verbali, 12); F. Mariotti, Intorno alle ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.