Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Figura eccezionale, e non solo nel suo essere contemporaneamente attore ed autore [...] Sganarello, valletto di Don Giovanni, attraverso momenti di comico verbale e di comico di situazione che spesso, nel teatro di di tipo umano e il tipo, in quanto tale, incarna un aspetto dell’umanità valido in ogni tempo e in ogni luogo: avari, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel pensiero di Saussure la lingua è un sistema di segni che hanno il fine di comunicare [...] opposta per il codificatore e decodificatore. Questi due aspetti distinti del linguaggio sono irriducibili l’uno all di occuparsi di un tipo particolare di segni che sono quelli verbali.
La prima e più importante distinzione che introduce Saussure è ...
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Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] , per punire il fallimento dell'impresa. L'esecuzione assume l'aspetto di un grande spettacolo che non a caso si svolge la mattina Full metal jacket (1987), in cui dietro la scatenata violenza verbale, dietro l'uso delle armi più potenti e del napalm ...
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CRESPELLANI, Arsenio
Benedetto Benedetti
Nacque a Modena il 14 dic. 1828 dall'avvocato Geminiano, di Savignano sul Panaro, e da Maria Messori, modenese.
Il luogo di origine della famiglia - un agiato [...] territorio; mentre ferveva la polemica, tutta astratta e verbale, sulla teoria delle "terremare", egli iniziò per uno dei nuclei fondamentali dell'istituto; e anche questo è un aspetto non trascurabile della sua persona specie se vista in un ambiente ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] determina insieme l’oggetto diretto Marco e il predicato verbale ritengo e, inoltre, deve necessariamente essere presente nella verbi di percezione, l’infinito ha valore imperfettivo (➔ aspetto). Talvolta, coi verbi passivi e con alcuni verbi ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] o plurale; tuttavia, la persona verbale effettivamente usata nell’interlocuzione dipende dalle gerarchie specialmente nell’uso meridionale, allo sconosciuto (a condizione che abbia un aspetto non plebeo) si dà del dottore anche se nulla si sa ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] dei verbi parasintetici si differenziano dagli altri prefissi verbali per tre caratteristiche peculiari:
(a) non si parasintetici sono quindi di norma telici, di solito durativi (➔ aspetto);
(c) la parasintesi può formare nuovi verbi appartenenti ...
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MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] solo Farinelli. Virtuoso di eccezionale bravura, molto gradevole d'aspetto, attore capace, fu dotato d'una voce di mezzo insolenza e per una costante ricerca della rissa fisica e verbale. Nelle relazioni ufficiali dell'uditore generale E. de Ulloa ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] presenta il processo come globale e concluso rispetto ad altre espressioni temporali con cui appare. È dunque una forma verbale dall’➔aspetto essenzialmente perfettivo. La compatibilità con avverbiali di tempo come in X tempo e per X tempo mette in ...
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Masochismo
Vittorio Volterra
Il termine masochismo fu coniato dallo psichiatra R. von Krafft-Ebing per contrassegnare una perversione psicosessuale, documentata dalla vita e dalle opere dello scrittore [...] sofferenza (per es. incidenti). Reik parla di masochismo verbale a proposito di chi gode nel sentirsi dire parole sadico è sempre in pari tempo un masochista, sebbene l'aspetto attivo o quello passivo della perversione possa essere in lui più ...
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aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: all’a. del mostro, si sentì gelare...
verbalita
verbalità s. f. [der. di verbale1]. – Aspetto, carattere, sistema verbale, e anche forza, capacità espressiva: la v. di uno scrittore, di un attore.