Piccolo o medio appezzamento di terreno, nel quale si coltivano erbaggi e piante da frutto.
Orticoltura
L’orticoltura (o orticultura) è la coltivazione degli ortaggi, ossia delle piante alimentari coltivate [...] ecc.), tuberi (per patata, batata, igname, topinambur ecc.), bulbi (per aglio, cipolla ecc.), foglie e fusti (per asparago, bietola, cavolo, cicoria, lattuga ecc.), fiori e organi annessi (per broccolo, cappero, carciofo, zucchine), frutti (per varie ...
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Liliacee
Alessandra Magistrelli
Bei fiori e bulbi pieni d’aroma
La famiglia delle Liliacee comprende piante da fiore come i gigli e i tulipani. Vengono, però, chiamate Liliacee anche numerose piante [...] classificano l’aglio (Allium sativum), la cipolla (Allium cepa), il porro (Allium porrum) nella famiglia delle Alliacee, l’asparago (Asparagus officinalis), di cui mangiamo i germogli detti turioni, in quella delle Asparagacee, la yucca e l’agave ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] o zaffiro (orientale), verde, verde-azzurro, violetto ecc., e la varietà con gatteggiamento detta asteria; crisoberillo, verde asparago, verde oliva, verde smeraldo o alessandrite ecc., e la varietà gatteggiante o cimofane; diamante, incoloro, giallo ...
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Monocotiledoni
Laura Costanzo
Piante più evolute, più diffuse e con poche pretese
Narcisi, gigli, tulipani e orchidee ma anche riso e frumento, asparagi, aglio e cipolla, agave e aloe sono solo alcuni [...] il periodo sfavorevole dell’anno sottoterra perché hanno fusti sotterranei come bulbi, rizomi o tuberi: tra queste ci sono l’asparago, di cui si mangiano i germogli, l’aglio e la cipolla, i cui bulbi sono comunemente usati in cucina (Liliacee ...
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Nacque a Chiesina, frazione di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 17 febbr. 1859, da Luigi e da Maria Miglianti. Non seguì studi regolari ma si dedicò fin da ragazzo all'osservazione del circostante ambiente [...] latifoglie forestali (Oidium quercium), del nerume delle pere causato da Macrosporium sidowyanum, della cancrena delle "zampe d'asparago" e di alcune malattie delle piante foraggere che causano malattie al bestiame che se ne ciba con alterazione del ...
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transgenesi
transgènesi s. f. – Processo tecnologico che permette l’inserimento nel corredo genetico (genoma) di un organismo vivente (per questo motivo detto transgenico) di uno o più geni derivati [...] interesse agricolo, come erba medica, girasole, barbabietola, patata, cotone e pioppo, o ortofrutticolo, come pomodoro, banana, asparago, cocomero, melanzana e fragola. A. tumefaciens non è però capace di infettare una grande classe di vegetali, le ...
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Fenomeno teratologico che sovente si manifesta nelle piante per cui un ramo o un altro asse cilindrico o prismatico si presenta appiattito e allargato a guisa d'una fascia. Il ramo fasciato è spesso ricurvo [...] fasciazione incrociata del De Vries, cioè la sutura a fascio di due o più rami cresciuti vicini. Non è rara nell'asparago, nel geranio, nella vite e negli alberi forestali: in questi ultimi è frequente nei germogli che si sviluppano numerosi dai ...
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ARDUINO, Pietro
Giuseppe Lusina
Nacque il 18 luglio 1728 a Caprino, piccolo centro della provincia di Verona, da povera famiglia che ebbe appena i mezzi per educare il figlio maggiore, Giovanni, divenuto [...] rist. in opuscolo, con lo stesso titolo, s. I. né d. [ma Venezia 17831; Cultura della pianta, detta volgarmente Asparago di Faraone descritta da P. A...., a richiesta di nobile soggetto dilettante del coltivamento di erbaggi ortensi non comuni, ibid ...
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Nutrizione
Gianni Tomassi
(XXV, p. 85; App. IV, ii, p. 631; V, iii, p. 714)
L'alimentazione e la n. umana stanno acquistando sempre più importanza nella prevenzione di patologie di tipo cronico-degenerativo [...] alle piralidi, agli erbicidi, e di ritardare la maturazione. Altri prodotti alimentari transgenici in fase di sperimentazione sono l'asparago (solo pianta maschile, dato che la femmina non è commestibile), la canola (il cui olio è ricco di acidi ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e farmacia
Anne-Claire Déré
Chimica e farmacia
Probabilmente uno speziale francese della fine del XVIII sec. avrebbe trovato strano, se non addirittura sconveniente, vedersi [...] Italia Alessandro Volta, si impegnava anch'egli in questa ricerca riuscendo a isolare con Vauquelin l'asparagina dall'asparago, poi la glicirrizina dalla liquirizia, la cantaridina dalle cantaridi, la caffeina dal caffè, mentre Friedleb Runge isolava ...
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asparago
aspàrago (anche aspàragio e spàragio) s. m. [dal lat. asparăgus, gr. ἀσπάραγος] (pl. -gi, da cui, per retroformazione, i sing. in -gio). – 1. Erba perenne appartenente al genere omonimo (lat. scient. Asparagus officinalis), propria...
asparagina
s. f. [der. di asparago]. – 1. Sostanza organica (monoamide dell’acido aspartico) isolata per la prima volta dagli asparagi e presente in molte piante, che entra nella costituzione di varie proteine. 2. Pianta del genere asparago...