Mito
Romolo Rossi
Piera Fele
Il termine deriva del greco μύϑος, il cui significato originario è "parola, notizia, novella", oppure "cosa", e indica una storia tradizionale di carattere generale che [...] diviene una fonte, Driope e Lotide si trasformano in fiore di loto. Nella mitologia latina, l'Asinod'oro di Apuleio narra la metamorfosi di Lucio in asino e, dopo ogni sorta di peripezie e travagli, il suo ritorno alle sembianze umane per intervento ...
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DALLE VEZE (dalle Vicce, dalle Vieze, dalle Viezze, a Vegetibus), Andrea
Marina Venier
Figlio di Giovanni (Cittadella, 1868, p. 644), non se ne conoscono né il luogo né le date di nascita e di morte. [...] assieme ai Matutini della settimana santa; una Deca di Biondo tradotta da Nicolò da Lonigo e scritta da Nicolò Mascarino; un Asinod'oro (forse lo stesso del 1479); un libro di canto figurato fatto dal "fra de sancto Domenego" (Hermann, 1900, p. 298 ...
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PINO, Giovan Battista
Pietro Giulio Riga
PINO, Giovan Battista. – Sono ignoti data e luogo di nascita, sebbene quest’ultimo possa essere collocato con buon margine di certezza a Benevento.
Restano molti [...] di una tradizione consolidata (il cui capostipite riconosciuto da Pino stesso è l’Asinod’oro di Apuleio). Nel dialogo Toledo (paragonato per la sua statura minuta a un «asino piccino simile a quei di Sardegna», Pino, 1982, p. 42) è identificato in ...
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PERFETTI, Filippo
Ignazio Veca
– Nacque a Vetralla (Viterbo) il 17 febbraio 1817 da Giuseppe Maria, allora governatore della cittadina, e Maria Perilli, originari di Magliano Sabina. Fu battezzato con [...] Modena uscirono anche una serie di componimenti poetici e alcuni romanzi satirici ispirati a modelli classici e medievali: L'Asinod'oro (Perugia 1871), Storia di un cane (1873-75, apparso anche in volume presso Sgariglia, Assisi 1873) e Relazione di ...
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CANTONI, Carlo
Claudio Mutini
Nacque a Novellara (Reggio Emilia) il 14 ottobre del 1674 da Giovanni e da Francesca Vezzadini. Seguì nella città natale i primi studi presso il collegio impiantato dai [...] a vari letterati", "Traduzione del primo libro dell'Asinod'oro di Lucio Apuleio divisa in tre canti".
Anche di risentimento morale. Certi componimenti contro gli arcadi e le poesie d'amore, contro il cicisbeismo, l'amor platonico, i giochi di ...
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BOIARDO (Boiardi), Feltrino
Gianni Ballistreri
Nacque da Matteo e da Bernardina Lambertini nella seconda metà del sec. XIV. Dopo la morte del padre, avvenuta anteriormente al 1401, prese le redini della [...] e probabilmente del mecenate; unica sua opera letteraria di cui abbiamo notizia è una traduzione o meglio parafrasi dell'Asinod'oro apuleiano, stesa senza impegno, tanto per svagarsi con la piccola corte che teneva a Scandiano nella lettura degli ...
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Pittrice e scenografa russa (Nagaevo, Tula, 1881 - Parigi 1962). Allieva a Mosca dapprima dello scultore P. Trubeckoj, nel 1900 iniziò a dipingere con M. Larionov, suo futuro marito, con il quale in seguito [...] Reiter (Monaco, 1911), a quella della "Coda d'asino" (Mosca, 1912) e a quella postimpressionista della Grafton realizzando le scene per diversi balletti di S. P. Djagilev: Il gallo d'oro (1914) e Sadko (1916) di Rimskij Korsakov, Le nozze (1921) e ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] egli però rifiutò (accettò solo, in dono, una tabacchiera d'oro), così come rifiutò, non sentendosi sicuro in Italia, di un poemetto dal titolo L'asino nato graduato e fatto dottore, Apologo composto in Londra a commendazione d'uno de' più insigni ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] e gli Altoviti.
Alla polemica verbale (il D. pare usasse dileggiare il Cerchi chiamandolo "l'asino di Porta") seguirono ben presto scontri cruenti. Tra condannò la ricca vedova a versare 3.000 fiorini d'oro al D. e 2.000 a sua moglie, e la fece ...
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Nacque intorno alla seconda decade del sec. XV a Padova da Giovan Francesco, che per più di quaranta anni insegnò diritto civile e canonico in quell'università, e da Margherita di Nascimbene da Rodi. Fece [...] estorsioni da parte degli Arabi, i pellegrini raggiunsero a dorso d'asino Gerusalemme e di là si portarono ad Ebron, a Samaria, l'attesa di un segno divino viene appagata. È una sfera d'oro cadente dal cielo "cum grandis suavitade" per mostrare al C. ...
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ponte
pónte s. m. [lat. pōns pŏntis]. – 1. a. Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua, di un braccio di...
lavare
v. tr. [lat. lavare]. – 1. a. Rendere pulita e netta una cosa, togliendone il sudicio con l’acqua e con altre sostanze liquide: l. i panni sporchi, l. la biancheria, le lenzuola; l. i. piatti, i bicchieri, le posate; l. i pavimenti,...