Zoologia
Nome comune dei Mammiferi Carnivori della famiglia Ursidi. Ha corpo massiccio e tozzo, lungo fino a 2,80 m, testa grande e molto larga fra occhi e orecchi; muso lungo terminante a punta tronca, [...] , è notturno. L’o. dal collare (o tibetano, o dell’Himalaya; Ursus [Selenarctos] tibetanus; fig. E), diffuso nell’Asiacentrale e meridionale, a Taiwan e in Giappone, è nero, con fascia bianca alla gola, cuscinetti digitali indipendenti, orecchie ...
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(russo Samarkand) Città dell’Uzbekistan (361.339 ab. nel 2001), capoluogo della provincia omonima (16.400 km2 con 3.032.000 ab. nel 2008), situata a 710 m s.l.m. lungo le rive del Zeravšan, all’inizio [...] stati trovati focolari associati a fauna e a industria litica. Città tra le più interessanti culturalmente dell’Asiacentrale, fu capitale della Sogdiana in epoca achemenide; dopo la conquista di Alessandro Magno fece parte dell’impero seleucidico ...
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(russo Aral o Aral′skoe more) Grande lago dell’Asia centro-occidentale, tra Uzbekistan e Kazakistan, a E del Mar Caspio, che fino alla metà del 20° sec. era per estensione il sesto della Terra (66.000 [...] continui e ingenti prelievi di acqua destinata all’irrigazione di ampie aree cotonicole delle repubbliche ex sovietiche dell’Asiacentrale.
Il Grande A. corrisponde alle sezioni meridionale e mediana dell’antico bacino ed è alimentato dall’Amudar’ja ...
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Le armi cui si applica la tecnologia nucleare rientrano nella nozione di armi di distruzione di massa. Al riguardo il principale pilastro del regime internazionale di non proliferazione è costituito dal [...] Weapon Free Zone). A oggi esistono nel mondo varie regioni denuclearizzate (America Latina, Oceania, Africa, Sud-Est Asiatico, AsiaCentrale) per un totale di circa 110 Paesi. I trattati che le istituiscono sono: a) il Trattato di Tlateloco per ...
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Taškent Città capitale dell’Uzbekistan (2.463.969 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (15.600 km2), posta in una fertile oasi irrigata dalle acque del Čirčik e del Keles, affluenti del Syrdar´ja. [...] nel 1733 dei Calmucchi; passò poi in mano di varie altre popolazioni orientali. Con l’espansione russa verso l’Asiacentrale, T. fu occupata dai Russi (1865). Capitale (1918-24) del Turkestan, nel 1930 divenne la capitale dell’Uzbekistan.
Nella ...
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Musicista (Pietroburgo 1833 - ivi 1887). Studiò specialmente con M. Balakirev, entrando così nel vivo della corrente nazionale russa. Professore di chimica, B. non poté mai dedicare liberamente il suo [...] ), la Petite suite (8 pezzi) per pianoforte, il Quartetto in la (1879), lo "schizzo sinfonico" Nelle steppe dell'AsiaCentrale, lo Scherzo per orchestra, l'Andante in forma di serenata spagnola e un secondo quartetto per archi. Alcuni lavori rimasti ...
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Tecnica
Nelle costruzioni ferroviarie, tipo di segnale basso, usato per comandare i movimenti di manovra nelle stazioni, costituito da un fanale girevole attorno a un asse verticale, che può assumere due [...] specie, distribuite in Eurasia e America Settentrionale. Il bobak (Marmota bobak) è diffuso nelle steppe dall’Europa orientale all’Asiacentrale, in quelle della Polonia meridionale e della Galizia. La m. comune o m. alpina (Marmota marmota; v. fig ...
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Sinologo (Parigi 1878 - ivi 1945), prof. al Collège de France (dal 1901). Diresse (1906-09) una spedizione archeologica in Asiacentrale (Turfān) e nella Cina occid., raccogliendo migliaia di manoscritti. [...] , che abbraccia del pari sinologia e turcologia, è fondamentale per la filologia, storia e geografia di tutta l'Asiacentrale e orientale. Scritti principali: Un traité manichéen retrouvé en Chine (1911-13, in collab. con E. Chavannes); Les ...
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Denominazione occidentale (anche Poloviciani, adattamento del russo Polovcy) della popolazione turca dei Qipciāq che, nel 10° sec., emigrata dall’AsiaCentrale, occupò i territori a N del Caspio e del [...] Mar Nero. Contenuti dai principi russi di quelle regioni, nel 13° sec., sotto la pressione dei Mongoli, i C. passarono in larga parte in Bulgaria e in Ungheria, diedero il loro nome alla regione della ...
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Nome comune del genere Jasminum della famiglia Oleacee e in particolare di Jasminum officinale (v. fig.), arbusto con rami allungati, alto fino a 10 m, con foglie imparipennate, fiori bianchi molto odorosi [...] in pannocchia terminale; è originario dell’Asiacentrale e si coltiva nelle zone temperate come rampicante e per il profumo dei fiori; nella regione mediterranea è spontaneo Jasminum fruticans, arbusto alto fino a 2 m, con fiori gialli. Comunemente ...
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centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...
tibetano
agg. e s. m. – 1. agg. a. Del Tibet, regione storica e moderna dell’Asia centrale (dal 1965 è divenuto, per la quasi totalità, una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese): l’altopiano t.; le popolazioni t.; la cultura,...