Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] a mantenere un ruolo esclusivo per l’identità religiosa e la trasmissione culturale in ambienti di tradizionalismo rigoroso di origine ashkenazita in Israele, negli USA e nei Paesi dell’ex URSS.
Musica
Per musica y. si intende lo stile musicale ...
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GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] una serie di formulari di orazioni per la liturgia quotidiana e per quella festiva dei diversi riti (sefardita, ashkenazita, italiano, romaniota), testi fondamentali della ritualistica quali lo Šulḥan 'Aruk, ṬurḤošen Mišpat, Menorat ha-Ma'or, Sefer ...
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ghetto
Elena Loewenthal
Il luogo simbolo della segregazione
Il ghetto è un episodio della storia del popolo ebraico, un lungo episodio durato più di cinquecento anni. Ma è anche qualcosa di più: è la [...] stenti.
L'Europa nordorientale, quella che contava all'epoca grandi comunità ebraiche radicate nel territorio (il cosiddetto mondo ashkenazita), si riempì di nuovi-vecchi ghetti: Varsavia, Lodz, Vilnius e tanti altri. Gli ebrei venivano rinchiusi in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione storiografica del processo che dalla fine del Seicento alla fine [...] dal cosiddetto Ba’al Shem Tov (1698-1760). L’ebraismo ortodosso reagisce con i mitnagdim lituani. Ma di fatto il giudaismo ashkenazita è diviso in due componenti indipendenti, dato che ogni shtetl ha la sua sinagoga e la sua corte del rebbe dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dagli ultimi decenni del Cinquecento si fa strada in molte realtà europee la [...] tra Oliver Cromwell e Menasseh ben Israel), esige sempre di più un’integrazione sociale. Lo stile di vita degli ashkenaziti resta più tradizionale. L’esigenza d’integrazione nelle élite con le quali hanno consuetudine si fa avvertire in modo diverso ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] (Tunisia, Algeria, Marocco), nella penisola iberica, in Provenza e in Linguadoca. Due furono i tipi dell'area ashkenazita: quello della Francia settentrionale, che si diffuse anche in Inghilterra, e quello tedesco. In Italia si sviluppò, con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] di Maimonide ricordiamo Yosef Alboe Hasdai Crescas.
La cabbala si sviluppa da una parte in Renania, con l’hassidismo ashkenazita, dall’altra in Spagna e in Provenza, a partire dal XII secolo. Il termine significa “tradizione ricevuta”, e infatti ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] teorico. Essa trovò espressione nei primi anni del Novecento nel pensiero di rabbi A.I. Kook, il primo rabbino capo ashkenazita in Palestina, che fondò a Gerusalemme l'importante yeshivah di Merkaz ha-rav. Per Kook il ristabilimento degli ebrei in ...
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Lorenzo Cremonesi
Medio Oriente
L'inestricabile nodo della questione palestinese
Israeliani e palestinesi tra accordi di pace e conflitti incontrollati
di Lorenzo Cremonesi
28 settembre
Scoppia in Cisgiordania [...] area ex sovietica (oltre mezzo milione di persone nel 1990-93), che accrebbe nuovamente l'incidenza degli ebrei ashkenaziti sul totale della popolazione israeliana e contribuì alla ripresa laburista nelle elezioni del 1992. La situazione politica era ...
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Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] l’occasione si sarebbero dovuti occupare della possibilità di «ridurre a una sola liturgia le tre», cioè la sefardita, l’ashkenazita e l’italiana. Ma le eventuali modifiche che fossero state approvate dalla commissione avrebbero dovuto essere volte a ...
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ashkenazita
ashkenażita ‹aške-› (o aschenażita) s. m. e f. e agg. [dall’ebr. Ashkenaz, parola che nella Bibbia indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria, identificata nel medioevo con la Germania] (pl. m. -i). –...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...