Chirurgo (Incisa in Val d'Arno 1715 - Firenze 1790). Operò nell'ospedale di S. Maria Nuova in Firenze: nella medicazione delle ferite, quasi anticipando la dottrina dell'asepsi, propugnò, in sostituzione [...] del metodo allora in voga di imbrattarle con olî, balsami o altri liquidi, l'uso delle lavande con acqua tiepida e la protezione con "fila asciutte". Ha lasciato un Trattato sopra le malattie delle mammelle ...
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Chirurgo svizzero (n. Steffisburg 1865 - m. 1935). Allievo di L. Lichtheim e di E. Th. Kocher, fu prof. di chirurgia a Berna e ad Amsterdam. Importanti i suoi studî sull'asepsi, sull'eziopatogenesi e sul [...] quadro clinico dell'appendicite. nPunto di L., punto di proiezione cutanea dell'appendicite vermiforme ...
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Chirurgo (Padingbüttel, Hannover, 1810 - Wiesbaden 1887). Prof. ord. a Kiel (1842), dove ebbe anche la direzione del Friederichs Hospital, e poi (dal 1847) a Berlino. Per aver applicato e perfezionato [...] i principî dell'antisepsi e soprattutto dell'asepsi e per aver ideato brillanti tecniche operative (riguardanti particolarmente la chirurgia osteo-articolare) è considerato come uno dei fondatori della moderna chirurgia tedesca. ...
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Ostetrico-ginecologo (Padova 1842 - Milano 1902). Professore prima a Pavia, poi a Milano; introdusse (1876) l'amputazione utero-ovarica a complemento del taglio cesareo, al fine di evitare l'insorgenza [...] di complicazioni infettive quando ancora non si era affermata l'attuazione dell'asepsi in ostetricia. ...
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Ostetrico (Aiserey 1828 - Parigi 1897). Fu prof. di ostetricia teorica a Parigi e quindi direttore della clinica ostetrica. A lui si deve, tra l'altro, la creazione di nuovi strumenti ostetrici, fra i [...] traente sull'asse", del quale costruì varî modelli, alcuni dei quali ancor oggi in uso. Fu un pioniere dell'asepsi e dell'antisepsi in ostetricia; introdusse l'uso dell'incubatrice e dell'alimentazione con sonda gastrica nei prematuri; preconizzò l ...
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Chirurgo (Marboué, Châteaudun, 1830 - Parigi 1898) negli ospedali di Parigi, fra i più eminenti dell'epoca; il suo nome è legato a taluni dei più importanti progressi della chirurgia. Ideò (1868) un tipo [...] Consigliò la via vaginale nella cura chirurgica delle flogosi annessiali, metodo usato con notevoli vantaggi sino a quando l'asepsi non migliorò la prognosi degli interventi per via addominale. Eseguì per primo la splenectomia e la resezione pilorica ...
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BOTTINI, Enrico
Mario Crespi
Nacque a Stradella (allora prov. Novara) il 7 sett. 1835 da Vincenzo e da Antonia Longhi, e si laureò in medicina e chirurgia a Torino nel 1860. Dopo aver conseguito la [...] progressi compiuti dalla chirurgia nel sec. XIX furono in gran parte favoriti dall'introduzione della anestesia e della asepsi, e dal miglioramento delle tecniche emostatiche, che resero possibile l'esecuzione di interventi fino ad allora preclusi ...
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IMBRIACO, Pietro
Mario Crespi
Nacque a Foria di Centola, presso Palinuro, nel Cilento, il 15 genn. 1845 da Giovannangelo e da Rosa Talento e studiò medicina e chirurgia presso l'Università di Napoli, [...] (Risultati della medicatura antisettica nell'ospedale militare di Bologna, in Giorn. di medicina militare, XXXI [1883], pp. 865-892; L'asepsi e l'antisepsi nella chirurgia di guerra, in Giorn. medico del R. Esercito e della R. Marina, XLII [1894], pp ...
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Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle [...] era breve e quasi obbligato. La medicina in generale e la chirurgia in particolare acquisivano i concetti fondamentali di sepsi e asepsi. Il grande chirurgo inglese J. Lister, invitando P. a Edimburgo dichiarava: "Ho bisogno di aggiungere che grande ...
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GHILLINI, Cesare
Stefano Arieti
Nato a Bologna, da Andrea e da Carolina Gentili, il 21 luglio 1863, dopo aver superato gli studi classici si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università [...] con tecniche chirurgiche come nel Reale Istituto ortopedico di Londra, ove però non erano scrupolosamente rispettate asepsi e antisepsi.
Rientrato in Italia, la consapevolezza delle gravi carenze gravanti sull'assistenza sanitaria alla popolazione ...
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asepsi
asèpsi s. f. [comp. di a- priv. e sepsi]. – Nel linguaggio medico, metodo preventivo delle infezioni chirurgiche, consistente nell’uso di strumenti e di materiali di medicazione (bende, garze, ecc.) sterilizzati al vapore, al calore...
asettico
asèttico agg. [comp. di a- priv. e settico, sull’esempio dell’ingl. aseptic e fr. aseptique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che risponde alle norme dell’asepsi, e previene quindi le infezioni: medicazione a., eseguita con materiale...