ospedaliera, infezione
Infezione che insorge nel corso di un ricovero in ospedale, o in alcuni casi dopo che il paziente è stato dimesso, e che non era manifesta clinicamente né in incubazione al momento [...] ad alcune procedure, riducendo quelle non necessarie,attraverso la scelta di presidi più sicuri e una scrupolosa asepsi. In termini di sanità pubblica è importante attuare programmi di controllo a diversi livelli (nazionale, regionale, locale ...
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INNESTI e TRAPIANTI
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Giovanni RAZZABONI
. Biologia. - Con questi termini si indicano nelle ricerche sperimentali di zoologia e di embriologia, speciali tecniche che [...] caso per caso e che possono offrire anche difficoltà notevolissime, l'elemento principale di successo si riassume nell'asepsi più rigorosa, giacché nulla è più deleterio per lo svolgimento dei processi riparativi che un perturbamento settico in ...
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LEVATRICE (fr. sage-femme; sp. comadre; ted. Hebamme; ingl. midwife)
Paolo Gaifami
È la donna, debitamente diplomata, che assiste la gravida, la partoriente, la puerpera e il neonato. Da qualche anno [...] atto. Minuziosa deve essere la disinfezione delle mani e sistematico l'uso dei guanti di gomma che, soli, garantiscono l'asepsi delle mani e l'impossibilità del trasporto di materiale infettante da altre malate. Ogni sorta di operazione è vietata; è ...
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Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle [...] era breve e quasi obbligato. La medicina in generale e la chirurgia in particolare acquisivano i concetti fondamentali di sepsi e asepsi. Il grande chirurgo inglese J. Lister, invitando P. a Edimburgo dichiarava: "Ho bisogno di aggiungere che grande ...
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POPLITE (dal lat. poples -ĭtis "ginocchio, garretto")
Agostino Palmerini
Si chiama così in anatomia topografica, la regione posta dietro all'articolazione del ginocchio. In superficie è un quadrilatero [...] sierose del poplite possono originarsi le cosiddette cisti del poplite, le quali, per essere frequentemente in comunicazione con la cavità sinoviale dell'articolazione del ginocchio, richiedono nell'estirpazione chirurgica l'asepsi più scrupolosa. ...
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GHILLINI, Cesare
Stefano Arieti
Nato a Bologna, da Andrea e da Carolina Gentili, il 21 luglio 1863, dopo aver superato gli studi classici si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Università [...] con tecniche chirurgiche come nel Reale Istituto ortopedico di Londra, ove però non erano scrupolosamente rispettate asepsi e antisepsi.
Rientrato in Italia, la consapevolezza delle gravi carenze gravanti sull'assistenza sanitaria alla popolazione ...
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MAZZONI, Costanzo
Mario Crespi
– Nacque ad Ascoli Piceno il 4 dic. 1823 da Giacomo e da Regina Franchini Ferrarese, in una famiglia di origine bolognese.
Dopo aver concluso i primi studi, si iscrisse [...] specialmente nei settori chirurgici ortopedico, urologico e ginecologico, divulgatore a Roma dei metodi dell’antisepsi e dell’asepsi chirurgica, pubblicò numerose relazioni dei più importanti interventi eseguiti, tra le quali si ricordano: Stato di ...
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BURCI, Enrico
Mario Crespi
Nacque a Firenze il 26 maggio 1862 da Gaetano e da Laura Zagri-Chelli. Si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Pisa nel 1885. Uno zio paterno, Carlo Burci, fu [...] validamente alla soluzione di delicati problemi tecnici, rappresentati principalmente dalla difficoltà di intervenire in condizioni di asepsi e di operare correttamente sull'intestino (Ricerche sperimentali sopra alcuni mezzi che possono servire a ...
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PUERPERIO (dal lat. puer "bambino" e pario "partorisco")
Pasquale Sfameni
È quel periodo, che segue immediatamente al parto (suites de couche dei Francesi), e dura il tempo necessario all'apparato genitale [...] essere oggetto di costante preoccupazione da parte del sanitario, il quale potrà realizzarla solo a prezzo di una rigorosa asepsi e di un'efficace antisepsi. Le misure antisettiche devono specialmente mirare: all'ostetrico, e in particolar modo alle ...
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FLEBOTOMIA (dal gr. ϕλέψ "vena" e τέμνω "taglio"; latino sc. venaesectio)
Gaetano Parlavecchio
La flebotomia, o salasso, usata fin dai tempi più antichi e caduta in discredito per l'abuso inverosimile [...] voluta, si rimuove il laccio congestionante e s'esercita una piccola pressione col dito sulla ferita. Inutile aggiungere che non occorre per il salasso rapido classico alcuna anestesia, ma è necessaria in entrambi i casi la più accurata asepsi. ...
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asepsi
asèpsi s. f. [comp. di a- priv. e sepsi]. – Nel linguaggio medico, metodo preventivo delle infezioni chirurgiche, consistente nell’uso di strumenti e di materiali di medicazione (bende, garze, ecc.) sterilizzati al vapore, al calore...
asettico
asèttico agg. [comp. di a- priv. e settico, sull’esempio dell’ingl. aseptic e fr. aseptique] (pl. m. -ci). – 1. In medicina: a. Che risponde alle norme dell’asepsi, e previene quindi le infezioni: medicazione a., eseguita con materiale...